“Una curiosità veneziana per volta.” – n° 122.
“UN PAIO DI FLASH SUI CARMINI DEL 1600 … A VENEZIA.”
Tra le mille e mille cose che si possono ricordare, dire e scrivere su Venezia e dintorni: propongo stavolta due flash sui Carmini ossia sul chiesone Monastero dei Carmelitani Calzati di Santa Maria del Carmelo o dell’Assuntanella popolosissima e animatissima Contrada Veneziana di Santa Margherita nel Sestiere di Dorsoduro a Venezia … ossia in quelli che sono stati “i miei Carmini”(tutti sapete ormai a che cosa mi riferisco).
Sono solo due flash significativi, due piccolissimi episodi che non avevo mai avuto modo di scoprire. In se non valgono moltissimo, però sono curiosi e riportano un piccolo spiraglio-spaccato su quell’epoca ormai lontanissima. Voglio dire, insomma, che ai Carmini è successo anche questo assieme a tutto il resto di brutto e bello che ha caratterizza l’ormai più che millenaria Storia di quello spicchio di Venezia a me così familiare.
Le due testimonianza vanno collocate a breve distanza di tempo, anzi, sono quasi contemporanee, e raccontano di un’epoca storica dei Carmini durante la quale: mentre si seppelliva in chiesa Lorenzo Loretto Carmelitano e Vescovo di Adria, “Teologo sommo al Concilio di Trento” ... e si commissionava (forse al pittore Leonardo Corona) la pala dell’altare dopo la porta della Sacrestia con l’“Addolorata con gli Angeli” (nuova devozione diffusasi nell’Ordine Carmelitano in quegli anni) ... e “l’altare del Crocefisso reso prezioso da pietre preziose trasparenti a forma di specchio …” come racconta lo Stringa … “e l’altare della Schola con la pala del Paci” … e s’inaugurava anche il Sovegno di San Liberale Vescovo Pugliese con altare proprio a sinistra della porta d’ingresso con la pala di “San Liberal benedicente” eseguito da Andrea Vicentino … ebbene, proprio in quegli anni: (ecco la prima notiziola dell’aprile 1624)“… un Prete ovverossia Padre dei Carmini vendeva in giro per Venezia stravaganti Libri Proibiti fra cui l’Alcorano (***il Corano), e altri Libri di Negromanzia, Geomanzia e Chiromanzia pieni di pentacoli, bollettini e scritte eretiche di malia...”
Come sapete certi Libri erano rigorosamente perseguiti e cacciati e ricercati dall’Inquisizione di Venezia perché considerati dannosissimi per la Religione e per il sapere dei credenti. Sembra quindi che proprio coloro che avrebbero dovuto essere d’esempio e dimostrare particolare attenzione a difesa della “Vera Scienza, della Dottrina e delle Cose Sante della Chiesa” non lo fossero propriamente del tutto, ma anzi, siano stati proprio loro veicoli e propositori in negativo di quel commercio improprio così redditizio oltre che confusionario e forse deleterio per i Credenti Veneziani di ogni sorta e ceto.
Il secondo scenario, infatti, conferma quella strana situazione, e narra ancora di più. Alcune testimonianze raccolte dentro ai documenti di un processo dell’Inquisizione di Venezia del 1642 rivelano di riflesso che: “… c’era ai Carmini tale Pietro di Vespa Carmelitano, Cittadino Veneto, e titolato come Arcivescovo di Pafo, che faceva scurir la chiesa, e levato il lume faceva comparir una stella con una corda lunga in forma di cornetta, e tirava uno spago, e la faceva muovere … tutti cridavano: Misericordia … e correvano a fiumi le elemosine …”
Tutto qua … Come vi ho annunciato sono solo due flash veloci e curiosi, niente di più, ai quali non c’è molto da aggiungere e da commentare: due piccoli episodi storici che in un certo senso parlano e si commentano da se.
Venezia alla fine del 1500 e nella prima metà del 1600 (erano i tempi della grande Peste del Redentore e della Salute per intenderci)era insomma un enorme calderone, un miscuglio incredibile di potente Fede e Devozione ma anche di controverso e incoerente attaccamento del popolo, del Clero e degli uomini e donne di Religione a quel che era tutto il mondo del magico, dell’astrologico, della cabala e dei numeri, all’esoterico e profetico, all’esorcistico e Diabolico … con tutto ciò che d’economico ruotava intorno.
Voglio dire che ieri come oggi, tanta gente di Religione dietro la facciata ufficiale del ruolo si dava e da un gran da fare semplicemente: “… per tirare a campàre in qualche maniera a prescindere e in barba al Padre Eterno, ai Dogmi e ai veri Princìpi della Religione …” come riassume uno storico in modo efficace.
Niente di nuovo quindi … La Storia si ripete … Così è sempre andato il mondo degli uomini in ogni epoca senza smentirsi mai … Anche nella Venezia di ieri … curiosamente.