“Una curiosità veneziana per volta.” – n° 142.
“Un’altra lista di “Benemerite” … a Venezia fra 1500 e 1600”.
Chi mi conosce sa che non possiedo affatto “la fissa” né la morbosità giusta per andare a “scannocchiare” di continuo fra prostitute e dintorni … Quanto le riguarda lo considero però argomento interessante e curioso al pari di tutto il resto della Storia, Tradizione e Costumi della nostra Serenissima.
Mi è capitato ancora una volta di posare casualmente gli occhi sopra un altro documento che riguarda questo fenomeno antico quanto il mondo che a Venezia è sempre stato considerato non poco “di casa”, titolandolo fra gli altri modi come “commercio carnale”.
Questa volta “la lista” che ho rinvenuto è meno corposa della precedente, ma secondo me non meno interessante. Si tratta di un estratto proveniente da un Registro tenuto probabilmente dalle “Guardie di Notte” delle Contrade Veneziane che riassumevano in sintesi le pene, le multe e le restrizioni inferte alle prostitute di Venezia che per qualche motivo venivano arrestate, indagate, perseguite o controllate. Il testo contiene ampi contenuti riguardanti il “malcostume” in genere, gli eccessi di “pompa e sfarzo” proibiti dalle “Leggi suntuarie”, e i clamori locali provocati dal normale esercizio del “mestiere” fra calli, gondole, case, palazzi e campielli della solita Venezia.
Lungo i secoli molti governi, compreso quello Serenissimo di Venezia, più che esorcizzare, combattere e debellare “il fenomeno” hanno preferito, invece, conviverci e ordinarlo perché in qualche maniera ne intravedevano un utilità e un tornaconto comune che poteva essere anche “soluzione” per tante miserie e angustie sociali e personali.
Le cronache raccontano che in epoche diverse i soldati Inglesi e Francesi sostavano spesso a Rialto sotto la “bandiera delle Mamole”delle quali bramavano il denaro e i guadagni oltre che i “servizi concreti”. A ondate successive Bravi e violenti di ogni tipo hanno vessato le donne presenti a Venezia coinvolte in quel “impegno”, perciò la Serenissima è intervenuta a più riprese legiferando sull’argomento e creando: “strutturazioni di concentramento”a difesa delle prostitute: il Castelletto di Rialto, ad esempio, o le Carampanesituate poco distanti.
In cambio le prostitute furono spesso costrette, come nel 1450, a fornire acqua alla popolazione traendola dai pozzi o a “bigolàre”gratuitamente per le Contrade, così come le “donne” erano tenute “a prodigarsi con le secchie” in caso d’incendio. Per questo e non a caso, quindi, le prostitute a Venezia vennero chiamate anche “le benemerite”.
Fin dal 1496 s’iniziò a parlare a Venezia del “Morbo Gallico” ossia della malattia: Sifilide Venerea, e nel 1522 s’istituì un apposito ospedale per provare a curarlo: gli Incurabili sulle Zatterein fondo al Sestiere di Dorsoduro, affacciato sul Canale della Giudecca, ampiamente finanziato da Nobili ed Ecclesiastici oltre che dalla stessa Repubblica Serenissima.
Pietro Langaràn o Angaràn emerito “Professor de jure Canonico a Padova” per il quale la Serenissima stravedeva ma non trovava i fondi per stipendiarlo, venne pagato con i proventi del “Dazio sulla Prostituzione”, e con quei soldi già nel 1413 “il Professoròtto” riuscì a costruirsi un bel palazzo di famiglia prospiciente sul famoso Canal Grando.
Nel 1617, invece, l’Inglese Henry Conte di Oxford della famiglia di De Vere la cui famiglia abitava a Venezia ormai da parecchio tempo, presa in moglie la bella Diana Cecil venne presentato al Doge Giovanni Bembo da Sir WottonAmbasciatore Inglese a Veneziain quanto intendeva offrire i suoi servigi militari alla Repubblica Lagunare. Il Conte Inglese, infatti, combattè a lungo sotto il vessillo di San Marco guerreggiando anche contro l’Arciduca Ferdinando in Friuli dove morì nell’ assedio di Bredanel 1625 al comando di un Reggimento Veneziano. Fu quindi un personaggio illustre, un uomo meritevole agli occhi delle Serenissima …
Essendosi però fatto vedere in giro in gondola negli ultimi giorni di Carnevale in compagnia di una “giovane cortese” in aperto spregio delle leggi che lo proibivano, la donna e i “servitori da barca” che li accompagnavano vennero tutti carcerati. Perciò di nuovo l’Ambasciatore Wotton suo mentore dovette ripresentarsi in Collegio, stavolta per scusare l’ignoranza del Conte di Oxford e per intercedere per la sua liberazione e quella degli altri incarcerati.
Di nuovo nel luglio del 1643, il Segretario dell’Ambasciata Inglese a VeneziaSer Gilbert Talbot dovette presentarsi inCollegio e davanti al Doge Francesco Erizzo per difendere un suo subalterno Giovanni Bren o Brin accusato d’essersi recato in gondola con un suo barcaiolo al Monastero delle Convertite alla Zuecca da dove aveva tentato di rapire una Monaca istigato da una vecchia megera. Visto lo scandalo pubblico e gli evidenti “costumi corrotti” del dipendente Inglese, venne costretto ad espiare una pena di sei mesi nei “Piombi di Palazzo Ducale” dal luglio 1643 al gennaio 1644.
“El stàga attento Sior ! … Non xe un zògo a Venezia l’esercizio de la Prostituziòn” venne spiegato all’Inglese prima di scarcerarlo.
Ecco quindi la lista delle “Benemerite” tratta dalle pagine del “Registro che stava nel Magistrato alle Pompe”. Sono trascorsi secoli da quando esistevano quelle donne, ma si possono ancora rilevare e menzionare tutt’oggi:
Di qualche Dama, Donna o Cortesana si sapeva e bastava solo il nome per individuarla. Erano nomi che giravano di frequente e con facilità sulle rive del Porto, sul Molo di San Marco, fra le navi, le osterie, le locande e fra calli, portici e campielli di Venezia e di Rialto:
___Alessandrina (condanàda come apàr in Libro a carte 32, li 9 Zenèr 1588); Osana (condanna a ducati 10 come apàr in Libro a carte 81, li 10 Zùgno 1596) e Fortuna (condanna come a carte 39, 8 Novembrio 1589).
Qualche donna era segnalata e conosciuta anche per gli eccessi, gli accessori o il grosso corredo con cui si mostrava in giro per Venezia “in aperto dispregio delle Leggi e Norme Suntuarie che cercavano di castigar, disciplinar e contener il lusso e le smanie libertine de Veneziani”:
___Cornelia Soeioni(condanàda in ducati 25 “per cuori d’oro nel portego e camerini”, 6 Fevrèr 1612).
Altre “Dame Beneamate” venivano riconosciute per le pene e le condanne in cui erano già incorse in precedenza e di cui spesso si vantavano come fossero “medaglie al merito”:
___Aialrzana Sanrignana Cortesana (ducati 20 et mesi tre in preggiòn serrada come in Libro a carte 71, 17 April 1581).
Qualche altra era conosciuta per le “doti professionali” o le caratteristiche fisiche:
___Donna Marieta “svelta de Man”(ducati 100 come in squarzafoglio 33, 18 Novembrio 1605); Isabella Zentil(ducati 53, 7 Zenèr 1584; e ducati 30 come a carte 27, 2 Zùgno 1593); e Diamante Zòtta(condanna come a carte 14, 21 Zenèr 1590).
Alcune giovani donne erano spesso figlie della classe intermedia degli Artigiani e dei Lavoranti affiliati alle Schole e Arti di Mestiere e Devozione Veneziane:
___Donnna Santina fiola di Gaspare di Tadio Tintòr(condanna ducati 50 come in squarzafoglio 96, 5 Decembrio 1608); Orseta fia de Marco Orese(ducati 15, 2 Decembrio 1602); Mofresina fiola quondam Zan Battista Muschièr(ducati 50, 10 Setembrio 1602); Lucrezia fia de Zuàn Maria Ofitiàl de barca(ducati 150, come in squarzafoglio 21, 17 Zùgno 1606); Elena Scaletèra(ducati 10 come a carte 28; ducati 20 come a carte 92, 8 Agosto 1596; e ducati 50 et spese come a carte 10, 11 Lùgio 1597); e Diamante Caleghera(condanàda per usuria come in Libro a carte 23).
Esisteva poi un alto numero di donne straniere “importate”o giunte spontaneamente a Venezia. Erano donne che più facilmente si ritrovavano indotte a prostituirsi sopravvivendo molte volte d’espedienti. Povere di mezzi e raccomandazioni che contavano, e spesso reduci da situazioni incresciose già vissute altrove, trovavano nella “Capitale e Porto Veneziano”l’ambiente ideale per ritagliarsi qualche nuovo “spazio al sole”.
Alcune provenivano dall’immediato entroterra del Dominio Veneto, dalla Terraferma e dalla “Terra del Friuli”:
___Giulia (ducati 10 et spese come a carte 126, 18 April 1597), e Isabella (ducati 50; ducati 35, 15 Zenèr 1588; e ducati 45, 10 Decembrio 1590)erano entrambe: “Visentine”.
___Faustina Ronzana era Veronese(ducati 20 come a carte 51, 24 Marzio 1593; e ducati 50 come a carte 31 in squarzafoglio corrente, 28 Setembrio 1605)come lo era Anzola Borghi (condanàda come in squarzafoglio 36, 5 Decembrio 1605).
___Diamante era “la Padovana” (condanàda a carte 23, 16 Zenèr 1588).
___Erano, invece,“Furlane”: Verginia(ducati 40 a carte 33, 9 Zenèr 1588); Elena (ducati 100 come in squarzafoglio 65, 6 Novembrio 1606), e Donna Gatte (ducati 50 come a carte 98, 8 Agosto 1596).
Oppure venivano a Venezia da poco più in là: dalla Lombardiae dalla Piana Padana:
___Maria Bresana (ducati 20 come a carte 66, 5 April 1581); Genevra Sforza detta:“la Milanese”(ducati 50 et spese, 7 Agosto 1602) e Barbara (ducati 40 come a carte 35).
Altre donne attive in Venezia arrivavano da più lontano, d’oltre mare, dall’area Greco-Balcanica e Mediterranea sempre percorsa dalle rotte commerciali e mercantili Veneziane:
___Novella Albanese (ducati 50 come in squarzafoglio 38, 26 Agosto 1616); Catterina Turca(ducati 225 come in squarzafoglio 51, 10 Otobrio 1616); e Nastaszkz Greca (ducati 10 come a carte 63, 27 Fevrèr dello stesso anno).
Oppure giungevano a Venezia lungo le rotte terrestri ultra montane, transalpine e del Centro, Est e Nord Europa:
___Marina Polacca (condanàda come a carte 38, 3 Agosto 1579, e a carte 42, 8 Zùgno 1584); Madalena Sofmka(ducati 100, 3 Decembrio 1596); Chiaretta Bmkmz‘(ducati 10 come a carte 42, 27 Zenèr 1579).
___Cecilia Alòerzîqa (ducati 30 come a carte 62, 17 Fevrèr); Maria Spagnola (ducati 50 come a carte 9, 30 Zùgno). Erano, invece, tutte Francesi: Margarita (ducati 20 come a carte 11, 5 Lùgio 1595; e ducati 100 come a carte 107, 2 Otombrio 1596), Lidia overo Lina dal Monte (ducati 120, come a carte 15, 18 Agosto 1595) e Franceschina dal Monte (ducati 120, come a carte 15, 18 Agosto 1595).
Altre donne ancora erano proprio “Forèste” del tutto, provenienti molte volte da altre Capitali o Ducati Italici dove spesso erano già state maltrattate, cacciate o bandite. A qualcuna come raccontano i documenti storici: “non le riusciva proprio di fare altro se non quel mestiere” ... per cui “si riciclavano” dovunque andassero a soggiornare.
___Claudia Ferrarese(ducati 150 come a carte 17, 18 Agosto 1596), e Bartola del Duca(ducati 30 come a carte 54, 19 April 1584; e ducati 25 a carte 14, 13 Lùgio 1588).
___Santina Romana Cortesana(condanàda come a carte 46, 4 Lùgio 1584); e le Fiorentine: Margarita (ducati 10, 9 Setembrio 1596), e Lucieta (ducati 10 come a carte 90, 14 Agosto 1596).
C’erano anche Donne del Mestiere residenti nel Ghettoe forse anche Ebree d’origine:
___Marieta Machièm(ducati 10, 8 Novembrio 1596); Donna Laura Ferèm(ducati 95 et spese, 3 Setembrio 1603) e Ipolita di Lazàm over di Leonardi(ducati 100“per orechini con perle e simili a perle”, 29 Marso 1613).
A queste si aggiungevano alcune figlie e donne di famiglie Cittadinescheo addirittura Nobili di Venezia dal nome blasonato o perlomeno altisonante. Qualche volte le “Beneamate” assumevano certi cognomi nobiliari come “nomi d’Arte”, per finzione e mestiere … non erano Nobili per davvero. Tuttavia le donne Veneziane Nobili vere, spesso molto acculturate e dotate, praticavano la prostituzione e il libertinaggio in grande stile, ma lo facevano “d’alto bordo” e a grande livello, concedendosi a chi volevano e con gran giro di regali e soldi. Famose fra tutte furono: la “Veronica Franco”, “la Sorànza”, “la Pisàna”, “la Grimàna”, “la Tròna” e diverse altre che erano Nobili autentiche. Fra quelle che, invece, lo erano solo per “mestiere”, c’erano:
___Anzola Bona o Bon(ducati 10 come a carte 56, 8 Zenèr 1598).
___Paolina Barbariga(condanàda come a carte 76, 30 Decembrio 1586).
___Donna Zaneta Tiepola(ducati 50 per “Rechini con picandoli d’oro”, come in squarzafoglio 50, 30 Zùgno 1606).
___Laura Foscarina(condanàda per la ressistion a ducati 50. Item condanàda un mese in prigion dalla quale si possi liberar con pagar ducati 100. Pagò il tutto per libertade della pregion nella qual fo messa, adi 15 Setembrio 1612).
___Alba Novello(ducati 150 come in squarzafoglio 145, 26 Zenèr 1610; e ducati 300 aggionti e spese come in squarzafoglio 29, 18 Marzio 1615).
___e poi le varie: Tomasina Fontana(ducati 25 come a carte 49, 17 Setembrio 1584), Laura Malipiera over Pasina(ducati 27 come a carte, 24 Otombrio 1588); Isabella Citadella detta Colona(ducati 75 come in squarzafoglio 21, 1 Zùgno 1609); Isabella Querini (ducati 20 come a carte 65, 27 Fevrèr); Julia Pisani(ducati 25, 13 Lùgio 1587; ducati 30, 9 Zenèr 1588; e ducati 25, 13 Lùgio 1598); Isabella Centani(ducati 45 come a carte 70, 24 April 1581); Cornelia Gritti(ducati 10 come a carte 113, 12 Novembrio 1596); Betta Carolda(ducati 40, 2 Dicembrio 1602) e Donna Betta Grimalda(ducati 100 come in squarzafoglio 22).
Tutte donne molto cercate, “usate”, e spesso multate e condannate con regolari sentenze puntualmente registrate.
Molto spesso per individuare le prostitute a Venezia bastava dire poco e in maniera molto generica: “Biancasta alla Madonna”(condanàda in ducati 10), tanto tutti la conoscevano. Altre volte, invece, si fornivano vere e proprie informazioni con tanto di localizzazione e precise indicazioni su dove e quando si poteva trovare ciascuna nel proprio Sestiere e dentro alle labirintiche Contrade Veneziane:
Il Sestiere di Cannaregio primeggiò di certo su tutti gli altri per l’abbondanza della presenza, l’intensità, e la costanza nell’attività delle “Benemerite”:
___Marietta Cortesana stava in Canaregio appresso il Saoner della Colombina (ducati 30 come a carte 1, 9 Zùgno 1595; e ducati 10 come in sua querela et espeditione a carte 24, li 9 Otombrio 1595); Cornelia stava in Cale del Asèdo(condanàda come a carte 71, 21 Lùgio 1586); Verginiain Calle della testa, (come a carte 46, 23 Fevrèr 1588); e Aneta in Canaregio alla Ca Brusà(ducati 10 et spese come a carte 11, 29 Lùgio 1599).
___Giustina Canziana era solita star in Contra’ deSanta Foscanelle case delle Muneghe della Valverde (non si essendo trovata fo proclamata sopra “le Scale di Rialto”, et non comparsa fo l’istesso giorno sopradicto condanàda in ducati 100 e cinque e spese dell’Ofitio, come apàr in processo a parte del presente giorno, adi 24 Fevrèr 1611). Nella stessa Contrada de Santa Fosca in Corte dei Saoneri stavano Donna Dionora(ducati 10 et spese come a carte 4, 2 Zùgno 1597) e Anzelica(condanàda come a carte 12, 21 Zenèr 1590); ed Elena Vendraminsulla Fondamenta del Piovan(condanàda due volte: li 3 Setembrio 1610 e 24 Fevrèr 1611, e non essendo comparsa fo proclamata sopra le “Scale de Rialto”, et restando absente fo condanada dopiamente per esser stata altre volte condanada, in ducati 155, come apàr in processo a parte sotto il giorno presente).
___Giulia Terzi era solita star in Contrà de San Leonardonelle case de Cà Basadonna(ducati 100 per aver pagato più di ducati 100 d’afitto contra la forma delle leggi. Item in mesi 6 di pregion giusta le leggi, della qual pregion le fo poi fatto gratia, 22 Zenèr 1613), come vi abitava Anzoletta Linarola(ducati 10).
___Margarita (ducati 35, 1 Fevrèr 1588) e Lucrezia Cortesana stavano in Contrà deSan Felise (ducati 30 come a carte 26, 2 Zùgno 1593; e ducati 50 come a carte 95, 9 Zùgno 1593), come Donna Betta o Bettina Saluzz’ che abitava sotto il Portego de Cà Priuli(ducati 50, 23 Agosto 1614).
___In Contrà de Santi Apostoliconcentravano la loro attività parecchie donne: Donna Paolina che si faceva chiamar Grimana(ducati 50 come in squarzafoglio 86, 30 Lùgio 1608); Giacomina Cortesana sta drio la Calle del Ongaro (ducati 10 come in querela et espeditione a carte 25, 9 Otombrio 1594); Lucieta Bellocchio(ducati 25 come in squarzafoglio 144, 24 Novembrio 1610); Donna Catina sta drio la ghiesia in Cale per andar in Campielo de la Casòn (ducati 10 come a carte 12, 27 Agosto 1597); e Donna Cecilia dei Franceschi solita star a Santi Apostoli (ducati 100 come in squarzafoglio 36, 9 Lùgio 1616).
___Poco distante in Contrà de Santa Sofiadrio la gièsia abitava Donna Verginia Armano(ducati 50 et spese come in squarzafoglio 49, 02 Zenèr 1598);Donna Vitoria a San Cancian (ducati 25 et spese come a squarzafoglio 70, 22 Marzio 1599); e Pantasilea Romanain Biri (ducati 25 et spese, come in squarzafoglio 86, 7 Lùgio 1608). Sempre nei pressi in Contrà de Santa Caterina drio la gièsia stava e “lavorava” Francese Lina Muranese(ducati 50 come in squarzafoglio 60, li 20 Zenèr 1606; ducati 135, come in squarzafoglio 25, 16 Zenèr 1603; e ducati 10 et spese come a carte 131, 8 April 1597); e anche Donna Catina(ducati 10 come a carte; e ducati 35 come a carte 7).
___Procedendo oltre nello stesso Sestier de Cannaregio, Donna Caterina lllariona stava nella Contrada dellaMadalena (ducati 50 come in squarzafoglio 146, 23 Marzio 1611), come Cresciana Cortesana(ducati 10 come a carte 18, 9 Fevrèr 1582), e Pasquetta Muranese stava sulla Fondamenta de Servi sopra il magazen(ducati 50, 27 Zùgno 1614).
___La Contrada di San Marcuola era un po’ “il cuore”, la zona centrale di Cannaregio, e lì stanziavano e si prestavano diverse donne: Anzoletta Cortesana sta al Pontesello Storto (ducati 10 come a carte 31, 13 Novembrio 1595); Lucretia Baglionasolita star però in Contrà de San Lunardo (ducati 20 et spese come a carte 54, 7 Agosto 1601; ducati 150 et spese come a carte 50, 6 Lùgio 1602; ducati 25 et spese come a carte 67 ma poi fo assolta come in squarzafoglio 35, 6 Zùgno 1616); Donna Paolinamugièr de Messer Lorenzo de Simon fiola de Piero de Zuani sta in Calle del Zudio (ducati 40 et spese come a carte 46, 30 Otombrio 1598); Donna Idea sta al Ponte Storto(ducati 10 come a carte 140, 28 Marso 1597); Donna Veniteta sta in Calle del Forno arente il Tamburèr(ducati 10 et spese, come in squarzafoglio 13, 22 Agosto 1597); Anzola Cassella sta sulla Fondamenta dei Do Ponti arente la casa dove soleva star “la Fiorentina”,(ducati 10, 17 Novembrio 1596; e ducati 20 et spese come a carte 1, 10 Lùgio 1599, e ducati 25 et spese come a carte 10, 29 Lùgio 1599) comestanno Cecilia Cortesana sta in cao de la Fondamenta (condanàda come a carte '70, 21 Lùgio 1586), Donna Lavinia sta alli Do Ponti (ducati 100 come a carte 101, 21 Otombrio 1596) e Donna Licieta Fiorentina(ducati 50 et spese come a carte 29, 15 Marzio 1598).
___Oltrepassato il Ponte delle Guglie si accede al Campo e alla Contrada di San Geremia dove erano attive: Virginia Padoana Cortesana(ducati 45 come a carte 1, 5 Magie 1581; e ducati 35 come a carte 52, 20 Otobrio 1595); Donna Marta sta sul Campo (ducati 14 et spese come a carte 28, 7 Marzio 1599); Madalena Ottobotte(ducati 25 et spese come a carte 64, 10 Fevrèr 1599); Donna Fiorinain Calle dove è il fràvo(ducati 20 et spese come a carte 4, 9 Lùgio 1599); e Donna Zaneta Reniera sta sulla Fondamenta de Santo Giòppo(San Giobbe) (ducati 50 per: “le perle al collo portade da lei”, 10 Decembrio 1608).
___Donna Clioro Stella stava in fondo alla Misericordia sulla Fondamenta del Piovan (ducati 75, li 15 Decembrio 1609); come Cornelia(come a carte 88, 4 Zenèr 1584); e Cornelia Cortesana stava sempre in fondo in Contrà deSant’Alvise in Calle delle Chiovere(come a carte 56, 4 Lùgio 1580); Anzolla di Negriconsorte de Michiel Anzolo Librerabitava in Corte di Cà da Leze (come a carte 19, 21 Otobrio 1588).
___Donna Vigenza abitava nella popolosa Contrà deSan Marcilian(ducati 25 come a carte 15); e sempre lì stavano: Donna Susana Cortesanaal ponte de legno e a Santa Fosca sotto il Portego de Cà Diedo(ducati 20 et spese come a carte 57, 26 April 1595; e ducati 125 come a carte 136, 16 Marzio 1597); Cecilia fiola di Cristofaro desegnadòr sulla Fondamenta del Piovan (condanàda “per il faziol bianco” in ducati 15, 1 Setembrio 1612); Armenia Proeglia Cortesanain Corte del Trapolìn (ducati 20 come a carte 36, 3 di Marzio 1584; ducati 10 come a carte 20, 2 Zùgno 1593; e ducati 10, 13 Novembrio 1595, come a carte 34); Andriana Foraboscain Corte de Ca’ Diedo(come in squarzafoglio 88, 28 Lùgio 1608); le due donne: Benvegnuda dai Zambelotti(ducati 300 come in squarzafoglio 55, 8 Agosto 1610) e Margarita detta Fondi dai Zambeloti sta in Corte dei Muti(ducati 10 come in sua querela et espeditione in foglio a carte 33, 9 Otombrio 1595; e ducati 100 et spese come a carte 28, 8 April 1598; e ducati 25 et pendendo altri capi fo spedita alli 12 Setembrio et fo condanada altri ducati 25, in tutto 50 adi 25 Novembrio 1608); e Donna Paulina Cortesana(ducati 30 et spese come a carte 128, l’ultimo de Marzio 1597; e ducati 100 come a carte 85, 10 Zùgno 1596).
Alla Madonna dell’Orto, invece,sulla Fondamenta Granda in Calle da Ca’ da Brazo, abitavano: Donna Vitoria(ducati 25 et spese come a squarzafoglio 50, li 11 detto); Paola Gosetta(ducati 50, 2 Zenèr 1584; ducati 33, 9 Zenèr 1594; e ducati 25, 24 Otombrio come a carte 35); e Antonia Rosetta(ducati 10 et spese come a carte 2, 9 Lùgio 1599; e ducati 25 et spese come a carte 16, 12 Novembrio 1605).
Nel centralissimo Sestiere di San Marco dove si celebrava la Serenissima e risiedevano le Magistrature, Missier lo Doge, i Senatorie i più ricchi e potenti Nobili, c’erano comunque: Diamante Cortesana in Calle dei Fabri a San Salvador(condannàda in ducati 10 come in sua querella et espeditione a carte 20, 19 Setembrio 1595);Anzoletta Cortesana che stava a Santo Stefano in Calle del Pestrin (ducati 6 come a carte 20, 7 Zùgno 1595; e ducati 40, 11 Agosto come in foglio a carte 18); Donna Verginia che stava in Contrà de Santa Maria Zobenigo(ducati 25 come a squarzafoglio 58, 11 Setembre 1618); Donna Marina sta al Ponte dei Fuseri(ducati 30 et spese, l’ultimo del mese de Marzio 1597); Donna Lucretia sta a Sant’Anzolo per mezo il Tessèr (ducati 10 et spese come a carte 5, 2 Zùgno 1597); come Anzelicain Corte dei Santi (ducati 10, 9 Decembrio successivo), e Giulia Cortesana sta in Corte de Ca’ da Mosto (ducati 10 come a carte 36, 15 Novembrio 1598).
Oltre il Canal Grande, nel Sestiere di Dorsoduro, in Contrà dell’Anzol Rafael in Corte da Ca’ Bonaza abitava stabilmente Arlneta Cortesana nominata Campanata (ducati 30 come a carte 21, 24 Setembrio 1595).
Poco distante in Contrada de San Basegiorisiedeva Donna Barbara Bomazza(ducati 25, 8 Zenèr 1609), e Idea o Lideada Monti sta al Malcanton(ducati 25 et spese come a carte 31, 6 Lùgio 1598; ducati 25 et spese come a carte 51, 11 Zenèr 1599; e ducati 75 et spese come a carte 61, 15 Fevrèr 1599).
In Contrà de San Barnaba, invece,apresso il ponte de legno stava Catarina (ducati 10 come a carte 132, 18 April 1597); Barbara Todesckina(ducati 12 come a carte 4, 27 Agosto 1588);Bernardinain Calle dei Cerchieri(ducati 10 et spese come a carte 121, 10 Fevrèr 1596); Diana Perota(ducati 75 come in squarzafoglio 94, 19 Novembrio 1608);Anzola Tron (ducati 10 et spese come a carte 120, 21 Fevrèr 1596); e Perina Pazolana sta a al Ponte delle Bande(ducati 150, come in squarzafoglio 88, 8 Agosto 1608).
Procedendo verso la Dogana da Mar,sulla Fondamenta di Sant’Agnese abitava Isabella Zucilata(ducati 75, come in squarzafoglio 148, 19 Setembrio 1611); Donna Caterina Perqolina era solita a star a San Gregorio in Corte de Cà Zambra(proclamata et non comparsa, fu bandita di Venezia per un anno, et essendo presa stia per 4 mesi in prigione et torni al bando con taglia a chi la manderà di lire 50 di piccoli, et fo publicato sopra le “Scale de Rialto”, come in squarzafoglio 109, 3 April 1609); e Donna Letizia sta a San Vio in le case de Cà Padavio (ducati 10 et spese come a carte 6, 5 Lùgio 1599).
Nel più periferico Sestiere di Santa Croce, c’era Anzola Capello sta alla Crose(ducati 15 et spese come a carte 35, 18 Lùgio 1598) comeCinziara Grecata(ducati 50 come in squarzafoglio 22, 7 Magio 1614).
___)onno Camiletta dall’Orto risiedeva in Riva di Biasio (ducati 10 et spese come a carte 27, 7 Lùgio 1597), e Rizardina stava in Contrà de San Simion sopra il Pistor(ducati 10).
___A San Zàn Degolà stava Anzola di Pasqualin Samitèr (ducati 10 et spese come a carte 71, 26 Marzio 1599), in Corte del Tagiapiera c’era Vitoria Cortesana(ducati 20 come a carte 94, 2 Zùgno 1595; e ducati 30 come a carte 15), ea San Stae in Fondamenta di Zonta stava Donna Cecilia Oierano(ducati 50, 5 Lùgio 1610).
___Nel Campo e Contrada de San Giacomo dall’Orio, stavano Antonia Zottina(ducati 75, 1 Decembrio 1609)in Corte della Cazza, e Biancaal Ponte della Sgnanfa(ducati 30 et spese come a carte 47, 30 Otobrio 1598).
Nell’altrettanto centrale Sestiere di San Polo e dell’Emporio di Rialto c’erano:
___In Contrà de Sant’Agostinnelle case de Ca’ Balbi stavano Enzilia Faiziera(ducati 10 come a carte 8, 6 Zùgno 1597; e ducati 10 et spese come a carte 8, 27 Zùgno 1597); e Ottavia Romana inCorte de Cà Bernardo nelle Case Nove (ducati 10 et spese, come a carte 12, 17 Novembrio 1599).
___Elena Micliela Cortesana abitava in Contrà de San Cassan in Corte della Ruosa(ducati 30 come a carte 3, 5 magio 1851; e ducati 10 come a carte 52, 4 luio 1580); Isabella Cortesana era in Contrà de San Polo sopra il Strasariòl nel secondo solèr(ducati 40 come in sua querela et espeditione in squarzafoglio 24, 19 Otombrio 1596); mentre Laura Soranzèta stava alla Pasina a San Silvestro (ducati 10 come a carte 14, 27 Agosto 1597; e ducati 25 et spese come a carte 7, 23 Lùgio 1599).
___Paolina Serena era solita a star a San Boldodrio la gièsia(non si essendo trovata fu proclamata sulle “Scale di Rialto” espedita absente et condanada in ducati 55, li 30 Agosto 1612); come Elena Minio (ducati 150 come in squarzafoglio, 14 Setembrio 1613; e ducati 100 come in squarzafoglio 35, 6 Zùgno 1616).
___Margherita Trevisana stava alli Frari al Ponte dei Saoneri (ducati 40 et spese come a carte 32, 22 Novembrio 1600). Nei pressi dello stesso ponte c’erano anche Donna Elena Muranese(ducati 10 et spese come a carte 60, 27 Zenèr 1598; e ducati 100 et spese come a carte 9, 28 Lùgio 1589; e ducati 50 et spese come a carte 20, 7 Zùgno 1600; e ducati 100 e 75 come in squarzafoglio 11, 12 Zenèr 1604; e ducati 150 come in squarzafoglio 84, 6 Zùgno 1608); e Donna Ipolita Cortesanada Cà da Piero(ducati 30 come da sententia a carte 54, 9 April 1593; e ducati 10 come a carte 26, 4 Agosto 1598).
___Anelta fiola di Catterina stava in Contrà deSan Tomà nelle case de Cà Contarini in Calle de Cà Zentani (ducati 15 “per il fazuol bianco”, 7 Marzio 1616), e Donna Isabella sta zòso del Ponte dei Nomboli (ducati 10 come a carte 26, 8 April 1598).
Nel Sestiere di Castello c’erano:
___Viena da Castèo o Castellana(ducati 50 come a carte 30, 2 Zenèr 1588).
___In Contrà deSan Martin in Corte dell’Anzolo stava Madalena (condanàda come a carte 67, 19 April 1581), e nella poco distante Ruga e Campo dei Do Pozzi in Calle per andar a Santa Ternita c’erano: Bonetta(ducati 39, come a carte, 26 Marzio 1584)e Anzola(ducati 50 et spese come a carte 5, 28 Lùgio 1599).
___Porcia Cortesana stava a San Zanepolo zo del Ponte della Pana (ducati 100, come in sua querela et espeditione a carte 29, 15 Otombrio 1595), e proseguendo per la Barbaria delle Tole per andar sul Campiello de Santa Giustina e a San Francesco della Vigna, c’erano Anzoletta Balascera(ducati 10 come a carte 84);Giulia Cortesana(ducati 10 come in sua querela et espeditione a carte 27, 30 Otombrio 1595), Isabella Cortesana sta “appresso la casa del Sior Marco Venier”(ducati 30 come in sua querela et espeditione in squarzofoglio 26, 9 Agosto 1596).
Infine se non bastavano tutte queste, in giro per Venezia ce n’erano anche altre di disponibili:
Andriana Samagnaiza (condanàda come a carte 39, 29 Fevrèr 1579);Anzolla de Celadina(condanàda come a carte 50, 9 Magio 1580); Almiriana Famesta (condanàda come a carte 45, 27 Fevrèr 1588); Betta Jubatola(ducati 100 come a carte 43, 17 Agosto 1618); Cornelia Tartarella(ducati 10 come a carte 68, 13 Marzio 1581; e 30 Marzio 1584); Cecilia del Fulsello(condanàda come a carte 42, 6 Zùgno 1584); Oavnilo over Pasqueta Tortorella Cortesana(ducati 10 come a carte 12, 10 Lùgio 1595); Cattina quondam Nicolò Budon(ducati 10, 22 Agosto 1603); Isabella Illaseretta(ducati 205 come in squarzafoglio 40, 27 Setembrio 1616); Mariella Sonilza (ducati 25 come a carte 50, 17 Setembrio); la detta, fo condanàda anche in ducati 75 come da carte 5, 8 Zenèr ...; Nicolosa Fiere Letta (ducati 10 come a carte 26, 4 Novembrio e ducati 50, 5 Decembrio 1590); Paolina Nubilon Cortesana(condanna come a carte 54, 10 Fevrèr 1580, e a carte 44, 18 Zùgno 1585); e Veneranda Maretesina(condanna come a carte 48, 20 Marzio 1589).
Insomma: Veneziani, Foresti e gente di passaggio, poveri e ricchi, mercanti e soldati … e tutti gli altri, a Venezia e in Laguna si “divertivano”parecchio con le “donnete Benemerite”, così com’erano chiamate anche dalla stessa Serenissima.