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NOTERELLA SIMPLEX: i Draghi di Santi e Sante Veneziani hanno ali di Pipistrello ...

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#unacuriositàvenezianapervolta – n° 202.

NOTERELLA SIMPLEX: i Draghi di Santi e Sante Veneziani hanno ali di Pipistrello ...

Non era affatto difficile catturare i piccoli Pipistrelli scuri che uscivano di notte dai meandri interni della Cupola della Madonna della Salute a Venezia svolazzando nel sottostante giardino del Seminario Patriarcaledove vivevo. Qualche volta riuscivano anche ad infilarsi negli ambienti interni attraverso qualche finestra lasciata aperta ... e allora comparivano striduli nel chiostro, nei corridoi, nella Biblioteca Granda, e perfino davanti alle nostre stanze.

Era semplicissimo catturarli … Li lasciavamo volare ciondolando in aria tenendo una coperta pronta in mano. All’ultimo istante, proprio quando il malcapitato Pipistrello sfrecciava sopra alle nostre teste, la lanciavamo aperta in aria ... Era troppo tardi per il sofisticato sonar invisibile del Pipistrello, quindi non riusciva ad individuare in anticipo l’ostacolo che un secondo prima non c’era in aria. Il Pipistrello di turno finiva dieci volte su dieci col sbattere inesorabilmente e violentemente addosso alla nostra coperta … ed era quindi nostro.

Nostro ? … Si, perché in quel momento iniziava per noi la seconda parte “dell’operazione Pipistrello”: utilizzavamo quei soffici animaletti scuri, che da quel momento diventavano perfettamente immobili, per realizzare l’ennesima nostra goliardata e trovata … Un Pipistrello poteva finire nottetempo sotto alle lenzuola in fondo al letto di un nostro ignaro collega Seminarista: obiettivo più che frequente dei nostri scherzi ... Va beh: lo ammetto … E’ stata una cosa insolita, ma di certo molto divertente … sentire urlare quel nostro povero compagno nel cuore della notte mentre usciva tutto imbrattato di sangue dalla sua stanza spaventatissimo … Che c’era di così grave e importante da urlare in quella maniera ? … Aveva semplicemente calpestato e spremuto nel sonno il Pipistrello che avevamo collocato ai suoi piedi … Quante storie per un semplice Pipistrello! … e quanto ci sbellicavamo per le risate alle spalle del povero malcapitato.

In un’altra occasione il peloso animaletto catturato, ancora mezzovispo, ci tornò utile per essere collocato in una graziosa scatoletta di metallo colorata. La collocammo in cima alla cattedra della nostra giovanissima Professoressa Supplente di Matematica… Alla genialità di quella donna non corrispondeva, come spesso accade, altrettanta furbizia, scaltrezza e malizia ...quindi divenne pure lei obiettivo più che adatto per le nostre ludiche performance da liceali-collegiali. Vista la scatolina lucente, non sospettando affatto del possibile scherzo, e spinta in maniera incontrollabile dalla curiosità che è sicuramente “donna” … come ci aspettavamo la “prof” aprì la scatoletta portandosela accanto al volto vicino agli occhi vistosamente miopi.

Non riuscirò mai a descrivervi la sorpresa-spavento-terrore che provò quella donna e si vide espressa nel suo volto quando vide il Pipistrello librarsi in aria davanti al suo naso. Nella mia mente la sento ancora urlare come quel giorno, e la rivedo ancora fuggire via spaventatissima lungo il corridoio della scuola, poi giù per le scale e fino all’aperto in cortile in preda a un incontenibile panico che la spingeva a cercare un qualche improvvisato riparo … In classe rimanemmo noi a scompisciarci dalle risate fino alle lacrime, insieme al Pipistrello che volteggiava ignaro in tondo accanto al soffitto.

Che tempi ! … Aprimmo poi la finestra lasciando di nuovo libero quell’animaletto. Se lo meritava di sicuro, in quanto aveva svolto più che egregiamente il suo compito, e anche con successo ... Non ricordo bene poi, se prendemmo tutti: due o tre di voto nell’interrogazione in Algebra e Geometria che seguì immediatamente al volo del Pipistrello … Il Pipistrello, fortuna sua, se l’era svignata … al contrario di noi che dovemmo subire lo smacco-vendetta della “Prof”, che c’indusse a un vorticoso quanto difficile impegno di recupero della bassa valutazione entro l’imminente fine del quadrimestre … Che fregatura ! … Ma volete mettere il divertimento !!!


Ve ne racconto ancora una: l’ultima … su Pipistrelli e Seminario … Non potevano non essere nostro ludico obiettivo le Suore che gestivano la cucina del nostro Seminario … Gestivano cucinando ? … Beh: pressappoco … Per “santa obbedienza alla Madre Provinciale” una di loro aveva accettato d’improvvisarsi cuoca dei Seminaristi pur senza avere la minima nozione di culinaria e dintorni … Mai toccato un mestolo in vita sua prima di quell’incarico … Perciò noi diventammo sue cavie involontarie, e lei: imperdonabile rea insieme alle sue consorelle di affamare la nostra giovinezza mai sazia rifilandoci certe brodaglie indefinibili, e certe monodiete settimanali incredibili che divennero fonte e ispirazione delle nostre “disperate” cantate goliardiche: “Zucca ! … Sùcca … Sùcca Barùcca ! … e dàghea: ancora … Eh: sùcca … barùcca …”cantavamo divertiti salendo sopra a una sedia del Refettorio e dirigendo un’invisibile orchestra con una posata.

Ve lo garantisco: la fame era fame … e non avevamo età per rimanere lì fermi immobili a quietare gli appetiti e i sommovimenti del languore: eravamo chi più e chi meno vulcani semoventi che sprizzavano iniziativa e vitalità. Figuratevi se ci bastava dopo una lunga mattinata sui banchi di scuola, o dopo un pomeriggio di studio o d’intense pallonate spaccagambe nel“campàsso” ritrovarsi di fronte: una Zucca lessa, un risotto di Zucca, la Zucca fritta o come contorno, la Zucca come dolce, la Zucca a merenda … Zucca, ancora zucca, e sempre e ancora: Zucca ! ... Ce la sognavamo anche di notte.

Che non meritassero le Suore almeno un Pipistrello in cambio ? … Ovvio che: si.

E così fu … ma non una sola volta, ma più di una … tante erano le settimane a base di zucca che eravamo costretti a subire.

Ancora Zucca in Refettorio ? … Ancora Pipistrello dentro al libro da Messa delle Suore.

Ancora Zucca a merenda ? … Ancora Pipistrello dentro alla loro chiesetta, dentro al casetto dei mestoli in cucina, o nell’armadio della dispensa … e ogni volta comparivano puntuali le Suore intirizzite spaurite … e li ritrovavi fuori nel chiostro in pieno inverno ad attendere che qualche“buonanima” le liberasse da quell’essere diabolico pauroso quanto importuno ... In quei frangenti ovviamente: sparivamo, e salivamo su a sbirciare divertiti le Suore dalle finestre alte del chiostro, e gongolavamo non poco nel vederle là in apprensione e attesa con i loro guantini di lana tagliati sulle dita, e l’immancabile scialletto sulle spalle mentre l’animaletto volteggiava ignaro dentro alla loro tiepida cappellina che avevano dovuto disertare e abbandonare allarmate in fretta e furia … Un bel quadretto indubbiamente … e un paio d’orette al fresco a rinfrescarsi le idee … Se lo meritavano secondo noi, ed era un compenso adeguato per quelle diete insopportabili che ci propinavano indefesse giorno dopo giorno … Perché non c’era Pipistrello che contasse: dopo le Zucche arrivavano le Patate, e dopo quelle: le Arringhe o i Cavoli, i Porri, le Carrube e le Cipolle o le Sarde scure e dure come ciabatte … ed era tempo di dolci strani maivisti a pluristrati alterni spugnosi traboccanti di crema acidula, crostoso pseudopandispagna, spine, lische e Acciughe,  o di altre “prelibatezze impossbili e fantasiose” che vi risparmio di descrivervi … Fu quindi d’obbligo per noi piazzare un bel Pipistrello nella stanza da letto della “Suora Cuciniera e Pompiera”(vi dirò un’altra volta il perché e il per come di quel vezzoso nome), e un altro finito nell’armadio della Suora Superiora finito da lei inavvertitamente spalmato sui suoi candidi vestiti con relativo urlo  … Il latte rancido a colazione era imperdonabile … Non era giusto propinarcelo lo stesso per non buttarlo via e risparmiare sulle economie della cucina.

Mi piacerebbe continuare a raccontarvi altro ancora … ma devo dirvi d’altro.

Secondo l’antico Mito Cosmogonico Andino del Pipistrello: l'Umanitàvolava cieca zigzagando incerta nel buio notturno del nostro MicroCosmo e Mondo: non vedevamo, non capivamo, non percepivamo quasi niente, non sapevamo dove andare … Sembrava che tutto girasse in tondo a vuoto … Però all’Umanitàriusciva in qualche modo d’intravedere come attraverso un’oscura fessura dentro a quel caos primordiale compatto e denso che riempiva l'Universo degli Universi e dei Mondi prima della Creazione del Mondo, dei Cieli, della Terra del Mare e dell’Umanità ... Non esisteva nulla all’inizio, perchè tutto era tenuto compresso insieme come in un’unica roccia … C’era solo il niente cosmico, come tutt’oggi sembra ci sia la stessa cosa a riempire quell’Universo temuto che deliberatamente ogni giorno ignoriamo ... e temiamo.

I Pipistrelli non li vedi, quasi non li sai: viaggiano nella notte, creature misteriose notturne, sembrano non esserci ed esseri inutili, mentre in realtà vanno ad impollinare diverse piante e fiori che si aprono e fiorisco solo di notte. E’ il gioco di scambi dolcissimi del nettare col misterioso input della fecondazione e della fertilità che si rivelano e sovrappongono diventando fruttuosi quando rispunta il Giorno qualsiasi dei Viventi. Ogni volta è come una Nuova Rinascita ... Ogni uomo e donna è partecipe di quella Danza Cosmica Ciclica e Primordiale che è inesauribile … Uomini e Donne continuano da millenni “a volare” come orbi Pipistrelli nel nulla che ci circonda ... ma che Nulla non è.

Provate ad osservare con attenzione certi Draghi Veneziani: sono “a Pipistrello”, cioè possiedono raffigurazioni e sembianze artistiche che richiamano e rimandano a quel piccolo animaletto pauroso, scuro e misterioso … Ci sono diversi esempi sparsi in giro per Venezia … Fra tutti vi segnalo il capolavoro di Vittore CarpaccioScarpatius… realizzato sui teleri della Schola dei Santi Giorgio e Trifone in Contrada di Sant’Antonin nel Sestiere di Castello… Andate a rivederlo guardandolo con occhi diversi, oppure andata a vedere in Campo Santa Margherita il Pipistrello parte delle numerosissime decorazioni immesse sulle facciate dell’omonima chiesa … E’ emblematica l’immagine, e richiama tutta una serie di contenuti che noi di oggi ignoriamo e rischiamo di perdere quasi del tutto … anche se in Campo Santa Margherita di Pipistrelli tramite il fumo di alcol, Spritz, Prosecco e addizioni stupefacenti varie probabilmente se ne vedranno molti all’opera, e credo anche di molte specie ... E’ così.

 

Nelle Leggende Medioevali: piccoli Pipistrelli uscivano dalla bocca dei moribondi peccatori o s’abbrancano al piatto della Pesata delleAnime Defunte effettuata dall’Arcangelo Michele ... Stormi di piccoli mammiferi volanti neri immagine di Satana venivano cacciati da San Francesco ad Arezzo mirabilmente raffigurati da Giotto ... Leonardo nel suo Bestiario qualificava negativamente i Pipistrelli considerandoli incarnazione visibile del Vizio, e collegandoli alla Lussuria, alla Promiscuità e all’Omosessualità. Scriveva: “Il Palpistrello, per la sua isfrenata Lussuria non osserva alcun universale modo di lussuria, anzi maschio con maschio, femmina con femmina, si come a caso si trovino insieme usano il lor coito.” e ancora: “Palpistrello. Questo, dov’è più luce, più si fa orbo e come più guarda il sole, più si acceca. Pel vizio che non po’ stare dov’è la virtù …”

Dopo l’immaginario animalesco medievale, ci furono le elaborazioni pittoriche soprattutto dei visionari bizzarri e raccapriccianti NordEuropeicome: Martin Schongauer, Dürer, Bosch, Teniers, Bruegel, Cranach eGrünewald… Una leggiadra Farfalla che di solito rappresentava Psiche e l’Anima presta in un dipinto le sue sembianze al Diavolo Principe del Male mutandolo in lieve, fluttuante e stridulo e cornuto Pipistrello dalle stravaganti ali variopinte ricoperte di polvere magica … Perfino il giovane Giambattista Tiepolo esordendo a lavorare fuori dalla Laguna Veneziana dipinse nel 1726-1729 su commissione del Patriarca Dionisio Delfino o Dolfin il soffitto dello Scalone d’Onore delPalazzo Patriarcale di Udine con la Battaglia del Cielo e la “Caduta degli Angeli ribelli”. L’Angelo Caduto ha ali di Pipistrello, coda di rettile, capigliatura nera, e forma goffa e disarmonica.


E la Madonna della Misericordia realizzata dal Moretto ? … Pure lei con nere ali spalancate da Pipistrello ... Un dipinto poco apprezzato da quelli dell’epoca, che non amavano vedere la Madonnasotto quell’aspetto scuro e misterioso: un po’ noir e quasi demoniaco.

Di rappresentazioni di Pipistrelli in giro per il Mondo in luoghi transoceanici più disparati, separati e distanti fra loro ce ne furono tantissime. Il Pipistrello lungo i millenni è sempre stato considerato animale icona-totemicadal significato spesso contradditorio e complementare. Di volte in volta, e in situazioni diverse, ha simboleggiato le forze delle Tenebre, la Morteed il Caos ... I Greci chiamavano il Pipistrello: “Nycteris”, mentre i Latino-Romani tradussero quel termine in: “Vespertilio” considerando il Pipistrello animale di buon auspicio, protettore dei Sonnambuli … Nella consapevolezza popolare e comune di noi Europei Occidentali l’immagine del Pipistrello divenne poi Simbolo temutissimo e maligno perché associato dalla cultura Ebraico-Cristiana e dai Bestiari Medioevali di stampo soprattutto Monastico agli Esseri dell’Impurità: il Pipistrello aveva sembianza di Satana l’Angelo Caduto, l’Amante delle Tenebre che aveva ali di Pipistrello. Da quest’immagine a rapportarsi con Streghe, Riti Magici, Leggende, Vampiri ed Entità negative il percorso è stato brevissimo, e l’immagine del Pipistrello è diventata sinonimo anche dell’occulta Invidia che ama mascherarsi e nascondersi nell’intimo delle persone senza venire alla luce.

Viceversa, gli Sciamani Americani Andini, Aztechi e Maya Mesoamericani dell’oltreoceano del Messico, Honduras e Nicaragua possedevano del Pipistrello una visione diversa. Durante le Visioni Oniriche dei Riti d’Iniziazione e delle Trans allucinogene evocavano la presenza dell’animale dentro al tramonto della notte incipiente, o durante la Luna Nuova o Piena quando i Pipistrelli uscivano a migliaia in cerca di cibo dalle loro caverne o librandosi in volo dagli alberi ... Mirando al Pipistrello se ne evocava la forza primordiale dello Spirito la cui energia dava l’Intuizione, la Veggenzae la Conoscenza, e si credeva fosse l’incarnazione e il riassunto volante e plastico di un ordine notturno delle cose “rovesciato e incomprensibile”, l’espressione di un regno sotterraneo e cavernoso in cui la psiche umana poteva solo perdersi ... e non vedere come dentro a una notte del tutto buia.

Gli Antichi sparsi ovunque nel Mondo si sono sempre dimostrati colpiti e interessati ai Miti. Fra questi anche al Mito della Caverna:luogo ancestrale emotivo e profondo paragonabile all’intimità umana da cui poteva accendersi e riemergere ogni sera al crepuscolo la Vita misteriosa trasportata fuori da quei segni volanti di Rinascita che erano i Pipistrelli … Lo svolazzare del Pipistrello apparentemente irregolare e incerto nell’oscurità, era associabile e riconducibile all’incostanza e al contradditorio “lunatico umano”, nonché alle ostiche sensazioni oscure e perverse che talvolta pervadono la nostra mente ... Il Pipistrello in ogni caso ha sempre rappresentato anche una visione non convenzionale dell’essere, cioè quella parte oscura di noi che sfugge, l’imprevisto, l’agire inconscio istintivo, il sesto senso inaspettato … Nel 550-950 circa per i Guatemaltechi: Zotz o Camatzoz era il Mastro del Fuoco e l’accecante Demone Pipistrello del Regno degli Spiriti e dei Morti dei Maya. Veniva rappresentato con coltello e la vittima fra le mani ... Il Dio Pipistrello divorava volando la luce del giorno mentre strappava le teste divorando anche la Vita dei Viventi ... Secondo il Sacro Libro del  Popol Vuh: la “Casa del Pipistrello e degli Spiriti” era una delle regioni sotterranee da attraversare per raggiungere il misterioso Regno dei Morti nell’OltreAldilà degli Inferi dove le Anime dei Defunti svolazzavano e squittivano come Pipistrelli … I denti dei Pipistrelli succhiavano il sangue che conteneva la Vita come il gesto del coltello Sacrificale-Rituale che la rubava alle persone sull’altare per riaprirla rinnovata in un Altro Evo e Ciclo temporale in una dimensione diversa che stava in un Cielo Non Cielo sconosciuto dove tutto era Perfetto ed Eterno … Per i Tupinambas del Brasile la fine dell’Evo del Mondo sarebbe stata preceduta dalla scomparsa del Sole divorato da un enorme quanto misterioso nero Pipistrello.

In Cina, viceversa, il Pipistrello, essere mezzo Spirito dell’Aria e mezzo Divinità, era Simbolo di lunga vita, Immortalità, Benedizione-Prosperità e Liberazione personale ottenuta nella sofferenza progressiva della catabasi interiore. Un antichissimo ricamo su una veste imperiale cinese raffigurava dei Pipistrelli che sfrecciavano spiraleggianti in Cielo planando sulle onde scure e gonfie dell’oceano primordiale misterioso ... Cinque Pipistrelli disposti a Stella raffiguravano le Cinque Felicità: Ricchezza, Longevità, Tranquillità, Culto della Virtù e della BuonaMorte ... I Cinesi pensavano che la Forza Positiva emanata soprattutto dai Pipistrelli Rossi fosse in grado di intimorire e contrapporsi alle misteriose Forze Negative Demoniache dell’Aria.



Ancora nella stessa Asia, a differenza di noi Occidentaliche riteniamo il Pipistrello: bestia orribile, sordida e schifosa, lo pensavano, invece, di aspetto e sensibilità materna: immagine della Grande Dea Madre: in una grotta con milioni di esemplari ogni Madre Pipistrello riconosce in maniera univoca lo squittio acuto del proprio piccolo e viceversa … i Pipistrelli condividono preda e sangue rigurgitandolo ai piccoli e ai compagni affamati, e adottano gli esemplari rimasti orfani … Il Pipistrello era quindi Immagodell’attenzione Amorosa indefessa della Madre Naturale dei Viventiverso l’Umanità.

 

In Africa il Pipistrello era sinonimosia d’Intelligenza rapida e acuta per la rapidità con cui sa evitare gli ostacoli, che di Perspicacia in quanto sa vedere nell’oscurità e captare tutto, e di Stravaganza in quanto il Pipistrello è nemico della luce e del giorno, e fa tutto al rovescio appendendosi a testa in giù. Nella tradizione dell’ambiente Tedesco-Slavo-Balcanico il Pipistrello era il Vampiro che usciva dalla tomba per succhiare il sangue insieme all’Anima dei vivi … La Leggenda precisava che chi veniva morso dai Vampiri lo diventava a sua volta … In alcune zone campestri anche Italianes’inchiodavano i Pipistrelli sulla porta di casa come gesto apotropaico di protezione contro gli Spiriti Malefici ... Ritenuti sempre propensi ad impigliarsi nei capelli, come a intrigarsi nelle vicende oscure di uomini e donne,i Pipistrelli venivano usati come amuleti da cintura e da collo, oppure smembrati e utilizzati in pezzi per creare incantesimi, o se ne utilizzava il sangue per realizzare pozioni utili per curare malattie della pelle, morsi di Serpenti e disturbi intestinali, ma anche per tenere lontani Formiche, Bruchi e Cavallette ... Si ponevano anche alcune gocce di sangue di Pipistrello sotto le lenzuola di una donna per indurla ad essere feconda ed avere figli.

 

I Chirotteri, cioè i Pipistrelli “mano alata” o “volpi volanti” contano al Mondo almeno 1200 specie diverse. I “megaChirotteri” Africani, Asiatici ed Australiani possono raggiungere aperture alari fino a due metri, e si nutrono di frutta e nettare, mentre i “Microchirotteri” diffusi in tutti i continenti, hanno dimensioni più piccole e dieta più varia nutrendosi d’insetti, frutta, nettare e succhiando sangue (ematofagi) di altri animali compreso l’uomo come fanno anche gli Insetti,etrasmettendo infezioni come la Rabbia, la mortale Tripanosomiasi, e probabilmente anche altro ... I Pipistrelli sono Mammiferi volanti con un corpo senza piume da roditore e dita molto allungate e affusolate, unghiate e uncinate, che sottendono una membrana cutanea gommosa, muscolosa, nervosa e vascolarizzata: il Patagio, che li avvolge come un mantello lubrificato da apposite ghiandole poste tra naso e gli occhi tondi e neri apparentemente spenti, che scende dal collo fino alla coda e gli arti inferiori ... Per dormire, riposare, partorire e allattare i piccoli si appendono a testa in giù ancorandosi con le dita ... Hanno circuiti cerebrali simili a primati superiori, e volano lanciandosi nel vuoto come le Rondini perché non hanno zampe capaci di spinta per spiccare e balzare in volo. Si librano nell’aria volando velocemente e sbattendo le ali, e volteggiano a bocca spalancata e denti scoperti per nutrirsi.

I Pipistrelli non volano a casaccio e in maniera disordinata come sembrerebbe, ma si orientano nello spazio con estrema precisione utilizzano un sofisticato sistema di ecolocalizzazione a ultrasuoni emessi da bocca e narici: una specie di radar-sonar naturale a forma di foglia che hanno fra naso e bocca. Hanno inoltre padiglioni auricolari molto sensibili ...Alcune specie di Pipistrell sanno compiere lunghi spostamenti raggiungendo luoghi di rifugio lontani e migrando per centinaia di chilometri, altre specie, invece, adottano l’ibernazione-letargo invernale come altri tipi d’animali ... Nelle foreste pluviali oltre ad essere animali predatori indispensabili per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema, sono prolifiche impollinatrici di diversi Fiori notturni scambiando nettare con l’efficacia misteriosa della impollinazione fertile capace d’innescare il fenomeno di nuova vita.

Oggi in tempo di pandemiaè più che mai di grande attualità il Pipistrello: esserino pesante a volte pochi grammi che vive quarant’anni librandosi e orientandosi alla perfezione nel buio più totale. Da molti il Pipistrello viene considerato temibilissimo “serbatoio-nicchia biologica” capace di generare pericolosissime patologie, da dove i Viruspossono effettuare il famoso Spillover o “Salto di specie” ... Oltre due terzi dei Virus che coinvolgono l’Uomo sono Virus Zoonotici cioè che passano attraverso gli animali per arrivare a noi.

Così è dei micidiali FiloVirus delle febbri emorragiche come Ebola (EBOV) e Marburg (MARV), ma anche di Nipah ed Hendra, dell’HIV che ha provocato la pandemia dell’AIDS saltando dagli Scimpanzé all’Uomo. Stessa cosa si dica dei CoronaVirus come MERS: la Sindrome Respiratoria Mediorientale, e la SARS con la variabile COVID-19, che ci hanno raggiunti e inquietati non poco adattandosi all’Uomo, e provocando la “tempesta storica” in cui stiamo attualmente immersi ... Altri Virus sconosciuti, dormienti forse per secoli o addirittura millenni, sono passati attraverso Maiali, Zibetti, Gorilla e Scimpanzè, Pesci, Marsupiali, Zanzare, Procioni, Dromedari, Pangolini, Cavalli, Roditori, Uccelli vari ... e Pipistrelli, anche se a tutt’oggi non è stata ancora confermata la loro capacità d’infettare la nostra specie umana.  E’ noto e certo che Pipistrelli convivono asintomatici con Alfa e Beta Coronavirus in qualche zona cavernosa remota soprattutto della foresta pluviale del Congo Africanoo della Malesia Asiatica senza sviluppare alcuna malattia conclamata probabilmente a causa del loro sistema immunitario altamente sofisticato ed evoluto.


Diversi FiloVirus sono stati identificati nel sangue e nelle cellule dei Chirotteri-Pipistrelli: ilBombaliVirus (BOMV), il LloviuVirus (LLOV), il MenglaVirus (MLAV) e il MarburgVirus (MARV) ... L’HantaVirus Mouyassué (MOUV)è stato isolato nei Pipistrelli Nanidei banani di un villaggio di Mouyassué in Costa d'Avorio, mentre il MagboiVirus è stato isolato in Nitteridi Ispidi, cioè Pipistrelli diffusi nell'Africa Subsahariana vicino all’omonimo fiume in Sierra Leone ... Ancora in Australia, nel 1994, e in Malesia, nel 1998, è comparso l'HenipaVirus della malattia Nipah e ilVirus di Hendrache hanno causato malattia neurologica nei Cavalli e respiratoria nei Suini. Quegli stessi Virus sono stati riconosciuti nelleVolpi Volanti o Pipistrelli Pteropidi  della frutta, e si sa che da loro si possono amplificare  saltando mortalmente nell’uomo, anche se sia in Indiache nel Bangladeshgli stessi Virus passano direttamente a noi senza tanti “salti di specie”attraverso il succo di palma contaminato da urine di Pipistrello.

“Il Virus siamo noi … Persone e Gorilla, Cavalli, Cefalofi e Maiali, Scimmie e Scimpanzé, Pipistrelli e Virus. siamo tutti sulla stessa barca perché ogni specie animale,è legata in modo indissolubile alle altre, fin dalle origini, dell’Evoluzione, in salute e in malattiaha detto David Quammen autore del bellissimo e interessantissimo saggio-profezia: Spillover pubblicato con successo nel 2012 anticipando l’arrivo del detestabile Covid19.

 

Vedete ?  … Anche oggi ci sono ancora e sempre di mezzo i Pipistrelli… Storia, Leggenda e Simbologia quindi continuano ad accavallarsi, sovrapporsi, confondersi e ripetersi lungo i millenni in una specie di gioco micidiale senza fine. Non c’è fantasioso Batman Uomo Pipistrello, o Gargoyle, o Vampiro d’Amore o “che ride” che tengano … C’è dell’Essenziale-Esistenziale legato e nascosto nella figura simbolica del Pipistrello … Quando ne vedrete uno presente o rappresentato in qualche modo in giro per Venezia … Pensateci … e meravigliatevi e stupite un poco !



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