#unacuriositàvenezianapervolta 217
LA SAGA-EPOPEA DEI NOBILI PESARO … PISAURA GENS VENETICA.
(parte prima)
Sapete tutti meglio di me com’è stata Venezia un tempo … Saperne qualcosa in più è come salire in un’ampia e ombrosa soffitta stracolma di un’infinità di vecchi bauli stracolmi … Ne apri un altro a caso, ci frughi dentro, ed ecco che stavolta trovi: la quasi saga ed epopea dei “Nobili Pesaro: Pisaura Gens Venetica”.
Vi butto là qualche nota a caso per provare a catturare la vostra attenzione ?
Ecco qua.
1515: i Dazieri del Sale di Padova denunciarono alla Signoria della Serenissima l’uccisione rimasta impunita del loro Massaro-Capo avvenuta per mano di contrabbandieri … Tutti sapevano che Sale e Frumento di provenienza illecita fluivano tranquillamente e in maniera incontrollata comprando e vendendo, gravando sui prezzi e sulla Popolazione più povera, e soprattutto ingrassando di guadagni i Nobili Veneziani di Cà Tron, Cà Pasqualigo, Cà Venier e Cà Pesaro, ed altri che era meglio non nominare: “ ... tutti costoro sono setta che protegge i contrabbandieri fasèndo la politica a Venezia … dove se sa, che par si habbia più timor e fàsa più efecto una balòta de peza (un voto in Maggior Consiglio) ch’el colpo d’una colubrina.”
Già qui s’intuisce da quale parte “zoppicavano” i Nobili Pesaro.
Il 03 aprile 1564 Ser Leonardo da Cà Pesaro era Podestà e Capitano di Crema quando si sapeva che ai contadini si destinava il grano inferiore: come spelta, veccia, orzo, scandella “et minuti d’ogni sorta” non considerati nel computo della produzione granaria come il frumento, la segale e il miglio “che andavano a compiacer li Gentilhuomeni e alli più ricchi con malcontento e gran torto de Popolani che se ne dolsero con la Signoria ...”
Non era comunque una novità quella del Contrabbando, nè quelle “denunsie indiscrete” furono di certo le ultime circa l’argomento. Più o meno cento anni dopo, nel luglio 1610: non era cambiato nulla … Ai Capi dei Dieci della Serenissima giunse un’altra denuncia anonima da Castelbaldo, che chiedeva d’intervenire contro Pompeo Grumi e i suoi fratelli che terrorizzavano la zona.Costoro, sebbene i delitti fossero di pubblico dominio, rimanevano sempre impuniti:“… o rimanevano assolti per brogi de Senatori et de donativi.”, e nonostante i processi fossero celebrati con Rito Segreto dal Consiglio dei Dieci, costoro venivano sempre a sapere circa i nomi dei testi, e già ne avevano assassinati due … che i malfattori trovassero protezione presso le Nobili Famiglie Patrizie Venete non era di certo una novità.
La Nobiltà Veneziana era anche questo … e i Pesaro ne erano parte a pieno titolo.
Continuo ?
In precedenza, nei Registri delle Raspe dell'Avogaria da Comun in data 13 febbraio 1344 si può leggere che due uomini: Maffeo Zane e Moretto Pesaro, vennero condannati per aver violentato due figlie di Marino da Canal: una era moglie del Marinaio Marino Montini, mentre l'altra era la moglie del Calafato Dardi Nadal.
E non è ancora tutto …
Nel 1430: Secundo Pesaro fu protagonista di un grande scandalo per estorsione e corruzione a Cretache coinvolse tre Consiglieri di Candia. Secundo Pesaropercepì indebitamente 796 ducati, Domenico Bembo ne percepì 800, e Lorenzo Davanzago ne percepì 1.500. I due Governatori di Rettimo: Pietro Muazzo e Pietro Dalmario percepirono a loro volta altri 650 ducati: vennero entrambi processati e condannati. Nello stesso maneggio era implicata anche la moglie del Pesaro, che tuttavia non venne processata. La colpa principale e di tutto venne attribuita a un Ebreo: Ottaviano Bonaiutaconsiderato l’organizzatore di tutti gli intrallazzi e truffe, e di aver sollecitato con tangenti, doni e ospitalità i rappresentanti del Governo Veneziano.
Tra le altre accuse ci fu anche quella di aver stornato ingenti somme dovute alla tesoreria e all’erario della Serenissima ... Si poteva toccare e dire tutto di Venezia, ma quando l’andavi a stuzzicare sui soldi e le economie non solo si rabbuiava, ma s’inviperiva non poco fino a diventare cattiva e vendicativa … Tutti vennero condannati a due anni di prigione, all’esclusione permanente dalle Cariche Pubbliche, e a versare le somme dovute più un’ulteriore somma uguale come ammenda ... Il solo Dalmario se la cavò con soli 4 mesi di prigione e una multa di 200 ducati.
I Nobili Pesaro poi erano recidivi … Nel settembre di due anni prima, il Nobile Tommaso Dandolo era stato giudicato e condannato a due anni di Carcere Inferiore per aver conosciuto “carnaliter”la Monaca Clara Rubeo ... Con lui c’era anche il Nobile Fantino de Cà Pesaro che era stato condannato alla stessa pena per aver avuto rapporti sessuali proibiti con un’altra Monaca: Suor Filipa Barbarigo ... La punizione gli era servita a poco, perché alla fine di ottobre 1431 venne nuovamente condannato a un altro anno di Carcere Inferiore perché “pizzicato a commettere inonestà nella Cappella di Sant’Isidoro nella Basilica Marciana con una donna di nome Marta.”
Erano tosti insomma, quei Pesaro…
Verrebbe da pensare: Nobiltà … Splendore, buon garbo, munificenza, beneficenza, mecenatismo, correttezza … Macchè ! … Non tutto ciò che luccica è “oro puro”, e i Nobili Pesaro non furono di certo sempre e per forza oro purissimo.
Ve ne dico un’altra per oggi e finire questa prima parte ?
Eccola qua:
A un certo punto, i Nobili Pesaro furono parecchio odiati a Venezia: “per l’arroganza e le colpe di famiglia”… Nel 1644 morì a Venezia un certo Lorenzo Pesaro Nobilissimo… Finalmente disse qualcuno !
Era stato un uomo buio, scapestrato, una figura ricca e potente, ma controversa: “un testa calda, violento e disposto a tutto", che terrorizzò Veneziae il Miranesedove possedeva una villa compiendo innumerevoli misfatti, odiose incursioni e bravate di ogni genere insieme a una banda di bravacci e smidollati giovinastri Patrizi che erano come lui e peggio di lui. A Venezia possedeva un palazzo in Contrada di Santa Maria Mater Domini dove ne combinava di tutti i colori … Finì perfino con l’uccidere in città Polo Lion derubandolo durante un banchetto di nozze che trasformò in un incubo per tutti i presenti.
Alla fine intervenne il Consiglio dei Dieci della Serenissima… Va bene tutelare i Nobili: la classe dominante di Venezia, ma ogni degenerazione aveva un limite … Ser Lorenzo Pesaro venne catturato, processato e condannato al Bando Perpetuoda Venezia e dal Dominio Veneto privandolo della Nobiltà e di ogni suo bene ... Fu posta inoltre una taglia pesantissima sulla sua testa e l’immediata condanna a morte se si fosse azzardato a ripresentarsi in Laguna ... Dopo quindici anni però venne graziato: i Nobili erano Nobili … e gli fu permesso di rientrare nella Patria Lagunare… A un prezzo però: doveva provvedere “a rigàr dritto”, e mantenere e armare per tutta la vita un centinaio di soldati della Serenissima… altrimenti …
Inutile dirvi come tale condizione lo tenne “buono buono” per tutto il resto dei suoi “dannati giorni”… Non si seppe più nulla di lui: se non che morì.
Che ve ne pare ? … E questo non è affatto tutto sui Nobili Pesaro: sapeste quanto ce n’è da dire ancora …
Beh … Seguitemi leggendo la “seconda parte” su di loro nella prossima “Una Curiosità Veneziana per volta.”– n°218 che vi offrirò ben presto.