Balotìn era il titolo che deteneva chi trascriveva gli scrutini del Maggior Consiglio e del Senato della Serenissima Repubblica … come Balotìn del Doge, era il fanciullo ch'era scelto “per privilegio” dal nuovo Doge, e che di diritto assumeva il grado di Notaio Ducale, cioè di Segretario Regio: una piccola fortuna per chi gli capitava.
Balotìni erano poi trentasei uomini che sedevano su diciotto “scannèlli”(due per ciascheduno) nell’androne di Palazzo Ducale: tra la Scala dei Giganti e la Porta della Carta.
“Questi Balotini con grandissimo loro profitto recavano agli Avvocati e ai clienti le notizie della decisione delle liti, e per iscritto partecipavano (mettevano al corrente, informavano) delle radunate dei Consigli, circa le nascite, i matrimoni! e le morti dei Patrizi, le nomine alle Dignità e gli Impieghi dello Stato. Tenendosi veramente il primo posto delli scannelli dal Balotin più anziano, era il secondo occupato da altro Balotin appellato Cogitòre, cioè coadiutore al Balotin anziano. A costui accorreva il Popolo, rara essendo nei tempi della Repubblica l’educazione di lui, affinchè lo giovasse colla penna, laonde il Cogitore era l'interprete dei desideri e delle proteste degli amorosi, l’estensore delle preghiere dei supplichevoli, dei negoziali dei mercatantuoli, era insomma il Segretario del Pubblico. Ma di assai poco sopravanzando i Cogitori nel sapere la Plebe, e perciò biasimevolmente imbrattando assai carta, può essere da ciò venuto che all'anzidetta Porta del Palagio Ducale siasi dato il nome, che ancor serba di Porta della Carta, e ai Cogitori quello burlesco di Magnacarta, cioè di bindoli e di menanti. L'uso poi degli scannelli, e perciò l'esercizio di Balotino, era conceduto dal Doge, come dal documento seguente: «Noi Alvise Mocenigo per la Dio grazia Doge di Venezia ... In essecuzione della Terminazione nostra pubblicata li 13 maggio caduto, et in relazione alla Nota nella Cancelleria Nostra Inferior presentata dal Custode de' Balotini e Coadiutori, che attualmente esistono, rilasciamo a Giuseppe Moscheni Balotino al Cancello (scannello) N.9 la presente, onde con tal prescritto fondamento continuar possa nel suo impiego, goder delle utilità dovute et aspettanti al medesimo, e con debito di esercitarne le incombenze nei modi, e con gli obblighi tutti espressi nella Terminazione sudetta, e precedenti, e sotto le pene in esse espresse, e così commandiamo annotarsi. Data dal Nostro Ducal Palazzo li 12 Giugno 1767”.