#unacuriositàvenezianapervolta 286
1623: Domenico Baldin da Spinea
In quello che oggi è l’Ateneo Veneto nell’ex Contrada di San Fantin accanto alla Fenice, fin dal 1300 era ospitata la facoltosa Schola dei Picài, detta anche della Giustizia o della Bòna Morte ... La Schola possedeva inizialmente nell'Isola di Santa Maria delle Grazie un'Arca (tomba) atta ad ospitare i resti dei condannati a morte decisi dalla Serenissima. In seguito si provvide di un apposito terreno più comodo e capiente ai Santi Giovanni e Paolo dietro all'abside della chiesa, dove c’era anche la Cavallerizza ... A fine agosto 1623, anni in cui a Venezia spadroneggiava la Peste, Domenico Baldin da Spinea venne condannato dal Consiglio dei Dieci all’impiccagione in quanto “ladro et sassìn da strada”. L’ultima notte prima della sua sentenza, era rimasto a confortarlo in carcere un Confratello della Schola dei Picài.Verso mattina: “nella semioscurità de la prisòn seràda”, Baldin afferrò uno sgabello, assalì il Confratello dei Picài sfondandogli il cranio, indossò la sua cappa nera, e fattasi aprire la porta del Carcere di Palazzo Ducale, scese nel cortile e poi si dileguò nel buio del primo mattino dandosi alla fuga.
Fu preso ? … Boh ? … Chi lo sa ? … Non si seppe mai ... forse.