#unacuriositàvenezianapervolta
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Per capirne di più sul Complesso
dello Spirito Santo sulle Zattere di Venezia.
Se hai cliccato giungendo fin qua sei proprio curiosa/o e
interessata/o delle “cose Veneziane”… Me ne compiaccio.
L’argomento del “Passaporto per la Salvezza”è
un po’ ostico, me ne rendo conto ... per questo ne scrivo a parte.
Se vuoi capirne di più però: eccomi qua.
Certi luoghi di Venezia, come dico a volte, se ne stanno là davanti
ai nostri occhi come se non ci fossero, quasi fossero privi di significato. Al
massimo ne cogliamo un po’ la valenza artistica ed estetica, o tendiamo
l’orecchio a qualche nota storica, ma ci fermiamo là.
Il solito frettoloso vivere, il modo sbrigativo social, e la quotidiana
apatia, talvolta ci fanno brutti scherzi rendendoci storie e luoghi come trasparenti
e privi di significato. Perciò alcuni monumenti Veneziani rimangono come
ibernati, mummificati e prigionieri di una specie d’impietosa macchina del
tempo che si tiene i suoi segreti.
Basta però un po’ di voglia, ed ecco che certi luoghi chiusi
e abbandonati quasi ritornano a vivere mostrandoci insospettabili quanto curiose
scene di ricca Venezianità carica di Storia e Bellezza ... Neanche immaginiamo
a volte.
Il complesso Veneziano dello Spirito Santo sulle
Zattere, come ho già detto nel post precedente, è uno di quei luoghi ...
Al vederlo di passaggio in vaporetto, sembra solo un insieme giustapposto di
due vetusti edifici quasi gemelli con facciate
lombardesche a capanna e timpano triangolare ... Due costruzioni non
molto belle da vedere a dire la verità, apparentemente di poco conto, che quasi
sfigurano a confronto col le tante cose belle che siamo abituati ad ammirare a
Venezia.
In realtà lo Spirito Santo sulle Zattere non è stato
affatto “secondario” nel contesto Veneziano … Sapeste quanta Storia
illustrissima è accaduta lì dentro. Esiste una specie di “logo” impresso
un po’ ovunque che la riassume, anche se oggi lo si nota appena. E’ il simbolo
della “doppia Croce sovrapposta: la Croce Patente”.
Solitamente la si riconoscere come la chiacchieratissima “Croce
di Lorena”, che purtroppo richiama tanti accadimenti storici bui.
Sulle Zattere allo Spirito Santo però, quell’identica Croce ha
avuto per secoli una valenza del tutto diversa. Lo Spirito Santo sulla
Zattere oltre a collocarsi nell’area Veneziana limitrofa ai Templi
della Salute e del Redentore, sorgeva poco lontano dai luoghi occupati
dagli antichi Templari Veneziani, ad esempio, quindi richiama
contenuti e modi alternativi poco ovvi.
I Templari Veneziani erano proprietari e occupavano tutta
la zona che oggi chiamiamo Punta della Salute e della Dogana da Mar.
Prima che sorgesse il grande chiesone della Salute e della Peste: c’erano i “Luoghi
dell’Umiltà e della Trinità” abitati appunto dai TemplariVeneziani, che solo in seguito, dopo le note vicende storiche che
li hanno cancellati, vennero sostituiti dai Cavalieri Teutonici ...
Lo Spirito Santo sulle Zattere, a pochi passi, aveva quindi strette
connessioni con loro.
Non è di certo un caso poi, se il Complesso dello
Spirito Santo sorge ancora oggi proprio in mezzo fra i due grandi Templi
della Salute e del Redentore: al di qua e al di là del Canale
della Giudecca… proprio in faccia allo Spirito Santosulle
Zattere.
Il Ponte del Redentore che si costruisce ogni
anno ancora oggi si colloca proprio in Riva delloSpirito
Santo ... Non si tratta solo di mera coincidenza strategico-urbanistica,
e solamente del luogo più adatto per traghettare il Canale della Giudecca
... Esisteva una continuità e una stretta interconnessione di significati fra
le varie realtà dei Templi della Salute Cittadini.
Si dice che nel 1576, sia stato proprio un Confratello
dello Spirito Santo a indicare il terreno del Redentore
come quello più adatto per costruirvi il nuovo Tempio Votivo come
riconoscimento per la Liberazione dalla Peste… Allora: “i
Venèssiani morivano a grappoli per via del flagello della Nera Epidemia.”
Queste sono “chiavi di lettura” del significato
di certi luoghi Veneziani che purtroppo abbiamo quasi perso, ma che svelano
però l’intimo “perché” di certi luoghi e monumenti sorti a
Venezia lungo i secoli.
I luoghi dello Spirito Santo sulle Zattere sono
stati anche sede per secoli di un immane movimento culturale, sociale, politico
e devozionale Veneziano legato non tanto all’idea-filosofia-dottrina “dello
Spirito Santo”, ma soprattutto al concetto della Salvezza
Eterna post Mortem, cioè al contatto-scambio con l’Aldilà e l’Eternità.
Argomento un po’ ostico e complesso: lo so, che sa un po’ “da
Sacrestia e Catechismo”… E poi: noi di oggi tendiamo di continuo ad
esorcizzare tutto ciò che riguarda sofferenza, Male e Morte, e quindi Salvezza
Duratura cioè Eterna ... Sono temi che c’inquietano e mettono ansia, per non
dire paura, perché pur essendo “svegli, potenti, futuribili e tecnologici”,
non riusciamo lo stesso a mettere mano come vorremmo su certi contenuti più
grandi di noi … Certe tematiche quindi rimangono ineludibili, un po’ da temere,
e quindi al margine delle nostre riflessioni.
Solo complicazioni come Covid e Guerra, che ci è toccato per
forza guardare in faccia, ci hanno spinti a considerare certe opzioni.
I Veneziani di ieri, invece, e non solo loro, non
scappavano via da certi argomenti, ma li affrontavano ... E’ vero: per loro era
tutto diverso, erano abituati a convivere con gli esiti nefasti di prolungate
Guerre che restituivano di continuo alla Laguna Morti e Feriti, ed è anche
altrettanto vero che di frequente incappavano nella Peste che devastava e
dimezzava mezza Venezia coprendola di pene e lutti.
I Veneziani non si sono mai fermati di fronte all’avvilimento
della Morte, né alle tragiche scene in cui “le mani vili e zozze dei
Pizzegamorti e Monatti saccheggiavano ogni cosa, violentavano le donne
buttandole ancora vive nelle “fosse da lasàgne” piene di cadaveri, cancellando così
con disprezzo ogni ordine e certezza sociale.”
Ci voleva ben altro per riuscire a flettere del tutto l’Animo
della Serenissima e degli abitanti delle Lagune.
Per questo e per secoli, i Veneziani hanno quindi cercato con
insistenza e riconosciuto una specie di esistenziale “via di fuga”,
la possibilità d’intravvedere lo stesso un “senso e qualcosa di Buono”
oltre qualsiasi orribile disgrazia e fragilità ... Non potevano accettare l’idea
che tutti i loro sforzi per vivere finissero dispersi e sviliti insieme ai
sogni della Serenissima.
Doveva esserci per forza: “un significatoalternativo,
un Mondo saldo e vitale che non deteriorasse a cui far riferimento”.
Ecco allora lo sguardo esistenziale proteso con insistenza
verso l’Eternità da raggiungere e guadagnarsi.
In realtà non erano solo i Veneziani, ma l’intera Europa,
tutto l’Occidente di stampo Cristiano che anelava intorno a pensieri
del genere. Tutti bramavano non solo di continuare a solcare Mari & Terre
per far girare le Economie, ma anche d’avere “un domani certo che durasse
in Eterno”, “un qualcosa che ripagasse di tanto impegno, dedizioni e fatiche
durate tutta l’esistenza”.
E’ stato da dentro di questo contesto storico, e di questo “modo
di pensare” che sono nate le “Case dello Spirito Santo”: cioè
dei luoghi del tutto simili a quello dello Spirito Santo sulle Zattere di
Venezia. Il Complesso sulle Zattere a cui faccio riferimento, è stato parte
integrante di un movimento di pensiero, una sensibilità culturale ben più
grande condivisa da tutta l’Europa … Infatti: luoghi “gemellicon
lo stesso Logo-Simbolo” uguale a quello delle Zattere si possono
trovare presenti in Germania, Svizzera, Francia, Polonia, Ucraina e
in molti altri luoghi Italiani come Roma o Gemona del Friuli ...
Avevano tutti lo stesso scopo e la stessa ideazione-prospettiva di fondo: fornire
una vera e propria Patente, un Passaporto-Garanzia per la Salvezza Eterna e
l’Aldilà.
Quello delle Zattere di Venezia in verità è
stato una diramazione, un “allargamento” dell’ArciHospedale
di Santo Spirito di Saxia di Roma(l’Ospedale dei Papi, forse il più
grande d’Europa per un certo tempo). Da lì sono partiti cinque Commissari
nominati appositamente per gestire “la nuova filiazione della Casa dello
Spirito Santo sulle Zattere di Venezia” … Ed è stato da allora, e per
secoli, che sul Santo Spirito delle Zattere e sui suoi consociati
Veneziani, c’è stato un immane e ininterrotto fluire di “Privilegi,
Meriti, Indulgenze e Grazie dal Cielofavorite da Roma”.
E’ stato messo a disposizione un incredibile “ensamble-pacchetto di
Grazie” che concedeva a chi lo percepiva una vera e propria “garanzia
d’accesso all’Eternità”.
Inverosimile vero ? …. Storicamente vero però: documentabile
... Andate pure a controllare: esiste un’intera letteratura al riguardo.
Curiosità spicciola Veneziana per capire meglio … Per secoli (dall’anno
mille pressappoco) si usava a Venezia regalarsi e spartirsi delle uova beneauguranti
con dipinta sopra in rosso proprio “la Doppia Croce Patente dello Spirito
Santo”… che richiamava il simbolo del Complesso di Santo Spirito
sulleZattere con le sue prospettive Salvifiche.
Esisteva poi anche un altro stretto interscambio fra le “Case-Hospedale
dello Spirito Santo” sparse in giro per l’Europa e coagulate fra loro dalla
stessa idea di fondo. Ogni singola “Casa” si prestava a condividere
i flussi dei Pellegrini di ogni parte d’Europa diretti a Roma
e in Terrasanta ... Dalla sosta a Gemona inFriuli,
ad esempio, era abitualepassare poi per Venezia dove
si veniva appunto ospitati nel “Priorato dello Spirito Santo sulle
Zattere” prima d’imbarcarsi per l’OltreMare, o proseguire
piuttosto il cammino per Assisi, Loreto, Roma, San Michele del Gargano
o viceversa per San Michele di Pavia e la Sacra di San Michele della
Chiusa, e poi ancora oltre le Alpi verso San Jacopo di
CampoStella e altri Luoghi Santi.
Sempre e ancora qui a Venezia, nella Laguna
Sud precisamente, c’era anche l’Isola dei Canonici di Santo Spirito(non lontana dall’Isola di Poveglia), dove stavano gli antichi quanto
quasi misteriosi Canonici Medioevali di Santo Spirito. Ancora oggi si sa pochissimo su di
loro ... Si sa, ad esempio, che erano di certo affiliati alla stessa causa dello
Spirito Santo sulle Zattere, e che sussistevano in Laguna al pari
e insieme agli altri Cavalierati e Ordini Monastici Medioevali …
Si sa infine, che a un certo punto vennero anche cacciati via malamente dalla
Serenissima per certi loro non meglio precisati “comportamenti
inadeguati e libertini” … o forse perché praticavano forme di
pensiero e attitudini spirituali, etiche e culturali che non piacevano molto ai
Vertici Veneziani Conservatori e Bigotti.
Tornando sulle Zattere allo Spirito Santo di Venezia… Dovete immaginare che per secoli quotidianamente molti Dogi, Nobili,
Mercanti, Clero, e Popolani di ogni categoria Veneziana non solo
frequentarono quei “luoghi dello Spirito Santo” raggiungendoli in
barca o a piedi, ma si lasciavano coinvolgere grandemente da quell’idea della “Patente
per l’Eternità Futura: il Passaporto per la Salvezza Eterna”.
Non si trattava di un semplice “tesserino”: un
patentino da comprare e da indossare, ma di un insieme ben preciso d’azioni,
pratiche e convinzioni a cui rifarsi, un impegno etico-morale che sarebbe
durato, e si sarebbe dovuto interpretare per tutta la vita: fino ad ottenere “il
premio del Beneficio Finale”.
Badate bene … I Veneziani di ieri non erano affatto né
creduloni né sempliciotti … Anzi … Credevano però fermamente, e si adoperarono
tantissimo affidandosi a quel particolare tipo di contenuti ... I luoghi dello Spirito
Santo sulle Zattere divenne quindi per i Veneziani una vera e propria “macchina
per l’Eternità”: uno stile di Vita partecipativo in vista del Futuro
post Mortem e dell’Aldilà.
Per tutto questo il sito dello Spirito Santo sulle Zattere
divenne ricco, famoso e nobile: un altro di quei cofani-scrigni d’Arte,
Bellezza e Storia tipici di Venezia … Fu per il gran lavorio quotidiano e per
la partecipazione continua di secoli, con fiumi di donazioni e cespiti continui,
che il luogo sulle Zattereè stato quel che è stato, cioè: tanto
... Tantissimo.
Per comprendere ancora di più, ed entrare del tutto nella
logica a cui mi riferisco, bisogna ulteriormente allargare la nostra
riflessione.
Li ricordate i fatti e gli eventi storici del 1100-1200 in
Europa vero ? … Il grande“fenomeno” delle Crociate
soprattutto ?
Le Crociate sono state la furba pensata ideata
da Papi & C d’inventare il “Nemico della Fede”,
annientando il quale si sarebbe potuto guadagnare e godere in cambio la Salvezza
Eterna: il Paradiso dell’Animo e del Corpo, e lo sconto nel Giudizio Finale
circa qualsiasi tipo di nefandezze.
Per secoli una Civiltà intera: quella Occidentale Europea, si
è dannata dietro a quella visione allucinata e gratuita della Guerra Santa.
Non c’era alcun Nemico in realtà, nessuna Fede superiore alle
altre da affermare, né alcun “Dio lo vuole” gridato giù dal
Cielo, ma solo un’assurda “volontà di potenza e avidità di ricchezza”,
che è stata capace di coniugare e indirizzare persone e risorse di un
continente intero legandole e immagandole attorno a un’idea di fondo e di
conquista che ipnotizzò tutti per secoli.
Non c’erano Infedeli e Saraceni da combattere: incarnazione
del Male, né Dannati Peccatori da debellare. Semmai sulle altre sponde del
Bacino Mediterraneo o sulle coste del NordAfrica e del Medio Oriente c’era una
cultura alternativa, che come capitava da sempre, cercava di proporre se stessa
a tutti i livelli … L’Umanità è sempre stata diversa nel suo insieme.
L’Occidente Cristiano ne ha fatto invece: una vera e propria
questione di Vita e di Morte, e ha affogato per secoli nel sangue e nel
saccheggio un’intera parte dell’Umanità.
Riassunto
in poche parole: a un certo punto della Storia Occidentale s’è
inscenato tra Papato-Cardinali-Fraterie e Clero e Case Regnanti-Vassalli-Nobili
e Cavalleria solitamente in armonia fra loro, un vero e proprio conflitto messo
in atto a suon di Scomuniche, Guerre e Dottrine-Filosofie-Politiche con lo
scopo di ottenere il Primato socio-economico sull’Europa e il Mondo di allora.
Ciascuno
dei “Grandi” del Civico e del Religioso intendeva padroneggiare
su ogni Categoria degli altri provando ad esserne il “numero uno” in
ricchezza, risorse e potere sia nel presente che nell’avvenire. C’era a
disposizione un immane bottino di risorse e persone da spartirsi per impinguare
le proprie tasche.
Diverse
Famiglie Borgognone e Fiamminghe come: i Lorena, D’Angiò,
De Blois, Champagne si mossero insieme a Papa & C
architettando astutamente una tacita Federazione Europea
Monarchico-Teocratica atta a combattere una Guerra Santa sorretta
dalla Mistica Dottrina della Concezione Espiatrice e Penitenziale del
Pellegrinaggio e della Crociata” intesi come efficace “passaporto
e viaggio indispensabile per conseguire e accedere alla Salvezza Eterna”.
Qualsiasi
intralcio e concorrenza anche solo ideale su quel percorso d’accaparramento venne
astutamente rimosso e cancellato. Ne furono eclatante esempio le vicende della
potenza dei Templari, che pur essendo l’Ordine del Tempio e
la Militia dei Poveri di Cristo, vennero cancellati in quanto covavano
da tempo un sogno analogo a quello Papale-Imperiale…
Papa
e Re intendevano avere l’esclusiva di tutto quel mirabolante progetto.
Anche
la caccia spietata con la terribile macchina dell’Inquisizione contro
le Streghe e ogni forma d’Eresia furono un altro
degli accessori messi in atto per corroborare alla realizzazione di quel
mirabile quanto subdolo e arduo progetto.
Perfettamente
in linea con le grandi visioni Biblico-Evangeliche, si indicò Gerusalemme
come “Grande Male e Brutta Bestia”: obiettivo, campo di
battaglia, e centro d’ingaggio dove le varie Culture Celtico-Europee
unite avrebbero spremuto quelle Ebraico-Palestinesi-Orientali-Gnostico-Arabe-Islamiche
... Si mise in scena una Guerra Mondiale antelitteram …
l’ennesima se si vuole, gestita con subdola quanto ingegnosa precomprensione:
uno degli apici forse più bassi e bui dell’intera Storia dell’Occidente
Europeo.
La
TerraSanta da raggiungere ed emancipare, sarebbe diventata la Nuova
Capitale centro di controllo della Cristianità sul Mondo:
immagine in Terra della Gerusalemme Celeste Biblica e Apocalittica
tutta da conquistare, gestire e spartirsi.
A
tal proposito: le grandi e ricche classi sociali degli Ordini Monastici
dei Neri Benedettini, degli Agostiniani, e dei
Monaci Bianchi Cluniacensi-Cistercensi al pari di Conti, Baroni,
Nobili, Mercanti e Cavalieri vennero individuati come formidabili e ricchi
serbatoi da cui attingere a piene mani, e come supporti di corpi e animi “armati
di spada, Cultura, parole e risorse” di cui servirsi in maniera
illimitata.
S’inventò
e indicò a una folla di Cavalieri e Popoli analfabeti e paurosi
il modello del “Cavaliere di Cristo Difensore della Fede, e per questo
anche di ogni forma di povertà, degli orfani e delle vedove”: esempio
estremo di Santità, Salvezza e Redenzione da perseguire sulla scia dell’esempio-Mito-Leggenda
San Giorgio in lotta perenne col Dragone del Male Cosmico Antico… Di
volta in volta quindi, salirono sul palco della Storia cacciarosi parlatori
istrioni di turno per ammansire il Pubblico Europeo: Pietro l’Eremita a
Clarmont nel 1095 patrocinato dal Papa Francese di Cluny Urbano II,
poi fu la volta di San Bernardo: l’uomo immagine della Crociata,
il trasformatore in patria dell’aspra Valle dell’Assenzio in Chiaravalle
dal luminoso Destino.
Si
misero in movimento il mondo intero degli animi e delle persone dell’intera
Cristianità nascondendo quella che come sempre era di fatto una grande caccia
alle risorse destinata a pochi ... Il dilagare di carestie e mortali
pestilenze, e le magre economie di tanta parte Europea fecero il resto
amplificando quella suggestione che divenne obbligata e urente: da dover
raggiungere ad ogni costo: “Non si può e non si deve lasciar vincere il
Male ossessivo che pervade l’esistenza”… e la stima ossessiva dell’Aldilà
Ultraterreno Benefico divenne allora un prezioso bene da conquistare da
parte di chiunque ... anche del più povero della più infima Contrada.
Insieme
al formidabile connubio di Spada-Croce, e di Potere di Papa
e Re: plastica sintesi di Sacro e Profano, si potenziò e
valorizzò grandemente anche la formidabile idea del Purgatorio delle
Anime Purganti: luogo speciale virtuale obbligatorio dove chiunque al
Mondo e della Storia avrebbe dovuto sostare in decantazione se inadeguato o con
qualcosa da farsi perdonare in attesa del Giudizio del Paradiso o della
Dannazione Eterna … Anche allora i Giudizi andavano per
le lunghe, e il Purgatorio fu pensato come immane Sala
d’Attesa virtuale dove rimanere in standby a decantare l’operato
sbagliato della propria esistenza “scontando pena nel frattempo”.
Spesso durante la Vita: una multa, una donazione, un lascito potevano risolvere e sanare, cancellare e supplire a certe pendenze e colpe.
L’algoritmo esistenziale ed
economico era semplice e avrebbe funzionato di sicuro alla grande quindi … e
così: è stato … Le Crociate sono state un enorme boomerang storico fonte di
grande Bene per pochi, e di grandissimo Male e Dannazione per tutti gli altri.
Ci fu quindi tutto un fiorire di Ordini Cavallereschi, Ospedalieri ed Elemosinari: i Gerolosolimitani a guardia del Santo Sepolcro sotto la Regola Agostiniana che prevedeva la formazione della Città di Dio integrata con la Civiltà degli Uomini … I Cavalieri e i Canonici dello Spirito Santo sorti sulla falsariga di quello stesso progetto: ennesimo Cavalierato sorto a favore “dei fragili d’Animo, del corpo e del Destino.”
Ecco
quindi riassunto il significato di quella “Doppia Croce Patente”
presente anche sulle Zattere di Venezia: era il simbolo di quel Passaporto
per l’Eternità di Marca Papale, e di tutto quel percorso esistenziale,
iniziatico e cosmogonico proposto a tutta l’Europa di allora ... e ai Veneziani
nella fattispecie.
Se ci pensate: buona parte della “bellezza”
della nostra Venezia, è stata frutto dell’indotto di quell’orribile e
prolungato accadimento.
Anche allo Spirito Santo sulle
Zattere si è incarnato e concretizzato quell’Ideale “Crociato” che
ha coinvolto molti nell’intero Mondo Occidentale, e la “trovata”
della Crociata ha contribuito grandemente a fondare quell’idea del Passaporto
per l’Eternità attorno al quale tanto ruotava ogni giorno sulle Zattere
Veneziane. Lo Spirito Santo sulle Zattere divenne, infatti, uno di quei
“Luoghi Speciali da Indulgenze”: una vera e propria “bottega
per leStelle e l’Aldilà”, dove si poteva reperire di
continuo “prodotti, meriti e aiuti salvifici” per tutti i gusti,
e per ogni borsa e tasca ... compresi “speciali sconti” aggiunti
buoni per guadagnarsi la Salvezza Eterna.
Si doveva pagare e offrire ovviamente …
E quanto ? … Tanto … Sempre: per tutta la Vita, e anche dopo
la Morte, e anche pagando al posto di chi era Morto, e forse non s’era ancora
debitamente liberato in Vita … Una specie di “catena di Sant’Antonio”
senza fine … Un giochino perfetto, se ci pensate.
Una miniera inesauribile d’entrate e soldi per chi gestiva il
Grande Baraccone Espiatorio e Purgante … Chi ne era il Titolare ?
Lo sapete benissimo.
Entrando nel dettaglio … C’è stata un’epoca in cui i “Dotti
della Religione e del Sapere Giuridico Civico-Ecclesiastico” sono riusciti bene
o male, a malincuore però perché avrebbero preferito lasciare indefinita e
generica la grande Attesa Espiatoria. C’è stata un’epoca in cui si è giunti a
quantificare pressappoco l’entità dell’attesa che si sarebbe dovuto “espiare”
nel Purgatorio: 20.000 anni circa ? … Si: pressappoco … anche se nessun
Ecclesiastico amava mai addentrarsi nei dettagli di quell’argomento.
La faccio breve: anche alle Zattere sulla
falsariga delle “abitudini e del Calendario Romano” si poteva
acquisire quindi una vera e propria valanga d’Indulgenze i cui
meriti e benefici si potevano sommare per scontare per se e per altri le “Pene
del Purgatorio post Mortem”, ed accedere così alla Salvezza
Eterna del Paradiso.
Provate a sbirciare, se ne avrete voglia, lo schema
calendariale dei “meriti acquisibili per l’Eternità” dentro alla
chiesa e complesso di Santo Spirito sulle Zattere: ne rimarrete di
certo stupiti.
Troverete
elencato un “pacchetto” di ben 1.314.116 anni d’Indulgenze
disponibili, e di ben 156.656 “Quarantene da defalcare dalle Pene
meritate in vita e da scontare e penare nel Purgatorio”… Meglio che
niente no ?
Questa
consuetudine ha trovato enorme corrispondenza e disponibilità nei Veneziani,
soprattutto in quelli più dotati economicamente … Un po’ meno da parte di chi
era squattrinato, e doveva pensare solo al sopravvivere, non potendo quindi
permettersi “certi lussi ultraterreni”.
Eccovi
quindi spiegata la “logica” soggiacente al così detto “Passaporto
per l’Eternità” che si era convinti di poter offrire “a
pacchetto” anche a Venezia da dentro le tante possibilità e proposte
illustrate anche allo Spirito Santo sulle Zattere, nella fattispecie:
soprattutto nelle attività e iniziative della Schola dello Spirito Santo
direttamente connessa con Roma, i Papi, e i loro preziosissimi “doni
salvifici”.
Una
formidabile “macchina da soldi”, che ha arricchito e impegnato
per secoli anche quello “spicchio di Venezia”.
Quel
“Passaggio per la Salvezza del Cielo” bisognava guadagnarselo
sborsando non solo Preghiere e Buone Intenzioni, ma suonanti quattrini,
testamenti e lasciti di beni che avrebbero poi continuato a fruttare nei secoli
dei secoli: “in saecula saeculorum ... Amen”.
Anche
allo Spirito Santo sulle Zattere buona parte dei Veneziani della Serenissima
Repubblica hannoinseguito e concretizzato per secoli quella
specie di “sogno visionario di salvarsi dal Nulla Eterno” coinvolgendo
per tutta la vita la propria mente e risorse ... offerta dopo offerta … Festa
dopo Festa … Indulgenza dopo Indulgenza.
Per
secoli: Grandissimi Potenti guerrafondai e Uomini Speciali della Storia: Papi,
Cardinali, Vescovi, Principi e Re in diretto contatto col Fautore
Primo della Salvezza hanno fornito a pagamento, ovviamente, quanto
serviva per travalicare quel Limbo Purgante donando ai
disponibili: Pace e Salvezza Eterna.
Nella
pratica se ne è fatto un vero e proprio intero Calendario, in cui ogni Festa e
Ricorrenza dell’intero anno venivano trasformate in occasione buona per “Lucrare
Indulgenze” messe generosamente a disposizione dalla Chiesa per i
propri associati: “Ad ogni santificazione di Festa contriti e pentiti
partecipando alle Solenni Funzioni e Messe, e accedendo devotamente ai
Sacramenti, offrendo opportune elemosine in espiazione, si potrà guadagnare quel
Tesoro di Grazie della Salvezza della Celeste Patria”.
Una
nutritissima schiera di “Sommi Pontefici” di volta in volta
incrementato, concesso e messo a disposizione un fiume d’iniziative e ulteriori
“Premi-Esenzioni-Indulgenze” per alimentare quel speciale “meccanismo
della Salvezza Eterna”… La lista storica è lunga: Gregorio XIII;
Bonifacio IV, VII e VIII; Giovanni XI e XX; Clemente VI e VII; Urbano V;
Alessandro II e IV; Eugenio IV; Nicolò V; Sisto IV; Celestino V; Leone X;
Giulio II; Innocenzo IV e VIII; Benedetto
VII; Paolo IV; e“Innocentio II Institutore dell'Ordine
di Santo Spirito, fondatore del prefatto luogo di Santo Spirito sulle Zattere
di Venetia.”
Bastava
essere parte dei “fortunati iscritti associatialla Devotissima
Confraternità dello Spirito Santo”, ed era cosa fatta: c’era a
disposizione sulle Zattere di Venezia “il pingue-Santo pacchetto” di Sanctae
Indulgentiae di cui poter usufruire: “Cadauna persona, subito che è scritta nel
Libro della detta Confraternità, è fatta prencipe di tutte le tutte le sue
libertà, essenzioni di colpa & di pena, privilegi, & Indulgentiae
concesse che sono in Roma & nel Santo Giubileo celebrato hora ogni 25
anni.”
“Se alcuno delli fratelli si ritrovasse in qualche
paese si voglia nel Tempo di Quadragesima & altri giorni delle Stationi di
Roma, visitando una o due Chiese, o uno o due Altari, conseguiscono le medesime
Indulgenze, Gratie & Remissioni de i Peccati come se in detti giorni
personalmente visitassero le dette Stazioni-Chiese dentro & fuori di Roma.”
“Et acciò, che gli Fideli di Christo i quali con
devotione accetteranno le Indulgenze di San Spirito intrando nella sua Santa
Confraternità habbiano Spiritual consolatione delle Indulgenze a loro concesse
& che sappiano quante & quando per la Stationi di Roma gli è concesso
Temporali & Plenarie Indulgenze & della terza & quarta parte de i
suoi Peccati & liberatione d'Anime, habbiamo aggionto ancora le Romane
Stationi col numero di dette Indulgentie infrascritte.”
“Cadauno
iscritto pentito & contrito che in articolo di morte invocherà il nome di
Gesù conseguirà Plenaria Indulgenza di tutti i suoi peccati, anco di quelli de
quali si confessaria, se dall'instante morte non fosse impedito ... Et di più, se fra l'anno dopo esser descritti
in detta Confraternita morissero: conseguiscono Plenaria Indulgentia.”
“Item
similmente conseguiscono tutte di Indulgenze Plenarie, Facoltà, Indulti,
Libertà, Autorità, Favori & Gratie Spirituali e Temporali della
Confraternità dell’imagine del Salvatore ad Sancta Sanctorum & di San
Giacomo in Augusta & di San Giovanni
Battista & San Cosmo & Damiano della Nation Fiorentina, del Campo dei
Fiori in Roma & di San Giacomo in Compostela & di Santa Maria del
Popolo concesse & che si concesse da
ciaschedun Pontefice.”
“Si conseguisce per quella & a suo favore la preditta Indulgenza
Plenaria & Remissione de Peccati per tutte le Vigilie, Orationi, Digiuni, Messe,
Officij Divini & massime di 32.000 Messe & Salterij che si dicono ogni
anno negli Ordini di Santo Spierito & di tutte l'altre Opere Pie di pietà
& carità che si fanno in detto luogo & suoi membri in perpetuo ... e per di più per qualunque Anima sta in Purgatorio si faccia elemosina …”
“Cadauno
Fratello & Sorella che sono scritti nei Libri della Confraternità può
elegersi a beneplacito il giorno dopo Pentecoste un suo Confessore che lo assolva
plenariamente una volta in vita di tutti gli suoi Peccati & etiam di ogni
Scomunica & Censura Ecclesiastica contratta tanto per simonia nel ricever
gli Ordini della Chiesa, quanto per Indulgenze concesse per conseguir Beneficij
Ecclesiastici ... Et similmente da tutti gli altri Peccati & casi
specialmente & generalmente per qualunque modo riservati alla Santa Sede
Apostolica, ancora che per detti casi si havesse a consultare la prefatta de
eccerta che di Heresa, Rebellione, Conspiratione nella persona & stato del
Romano Pontefice, & della Sede Apostolica: offesa personale di Cardinali,
Patriarchi, Arcivescovi, Vescovi, morte di Sacerdoti & incendio di Chiese …
Alli predetti Confessori si concede di poter comutar tutti i voti in altre Opere
Pie: eccettuando i voti di Religione, di Castità & il Pellegrinaggio di
TerraSanta …”
“Item
è statuito che tutti li Nodari rogati d'ogni ultima volontà, nella qual fosse
lasciata cosa ad utilità di essa Confraternità, che se subito non rilevano il
tutto alli Superiori di quella, siano Scomunicati. Et per maggior sicurezza dei
privileggi concessi a detta Confraternità è ordinato che durante qualunque
suspensione delle Indulgentie Temporali & Gratie, anco per la Cruciata,
concessa contra gli Infideli ad ogni Imperatore, Ré o Principe Christiano,
etiam da doversi concedere per lo avvenire tutte le Indulgentie, anco Plenarie,
Privilegi & Gratie concesse a detti Confrati, ai se intendino sospese; ma
sempre valide & ferme rimangano.”
“A
tutti i Chierici & Sacerdoti, Religiosi & Religiose che aiutano a far
l'officio a i Commissarij vien rimesso tutto quello che havessero pretermesso
degli Divini Officij & Hore Canoniche per difetto de libri, impotenza,
negligentia & debolezza di corpo ... Tutti i Generali, Ministri,
Provinciali, Guardiani & Frati di ogni Convento ogni volta che siano
ricercati in nome di essa Confraternità sono obbligati nelle loro Chiesę
Oratorij & Capelle far pubblica tutte le cose sopradette & anco fra le
Solennità delle Messe … Si commanda a tutti gli Arcivescovi, Vescovi, Abbati,
Priori & altri costituiti in dignità che inviolabilmente faccino osservare
tutte le cose sopradette adoperando in ciò ogni mezzo spirituale & anco se
sia bisogno invocare il Braccio Secolare.”
L’acquisizione
delle Indulgenze veniva intesa come una “Partecipazione in Itinere”,
cioè: “un lungo Viaggio” ... Ad ogni fermata o Stazione,
Statio alla Latina, corrispondeva un’altra possibilità
d’acquisire ulteriori spezzoni di Salvezza ... Con ogni “fattiva e
generosa partecipazione” si acquistava, cioè “si lucrava”
ulteriore Indulgenza … Di Stazio in Statio, come in un bel gioco
orchestrato a premi, si andava a giocare sul Destino della Vita reale delle
persone ... Bastava iscriversi e associarsi alla Schola, sborsare quanto
previsto, partecipare, e si era salvi e perdonati per l’Eternità ... o quasi.
Perdetevi,
se ne avete voglia, a sbirciare i dettagli di questo “Calendario
Indulgenziale” che era in uso allo Spirito Santo sulle Zattere.
Chi
mai avrebbe potuto contrastare quel mastodontico progetto così ben congegnato ?
… Nessuno. In molti ci credettero per davvero e fino in fondo, tanto da
giocarsi quasi tutto a favore di quella “scelta di Campo”… Certi
Nobili e Mercanti hanno investito in queste cose buona parte del loro ingente
patrimonio ... Che poi non si trattava solo di denaro, ma c’era anche tutto un
mondo di favori, protezioni, privilegi, finanziamenti, appoggi e supporti che
ci ruotava attorno.
Quel
simbolo della “Croce Patente dello Spirito Santo” lo potrete
notare oggi ancora là appeso in muro o impresso sulle inferriate di quella che
sono stati la Schola e i luoghi dello Spirito Santo sulle Zattere … Per
fortuna che oggi è diventato un simbolo muto, misconosciuto e rugginoso, sgretolato
dalla salsedine, privato ormai di quel suo originale quanto terribile e
illusorio significato.